C’è una data che gli azionisti di Impregilo stanno attendendo con impazienza: si tratta della giornata di domani, quando l’azienda milanese attiva nel settore delle comunicazioni potrà far svolgere la propria assemblea, la quale è stata rinviata di cinque giorni rispetto al 12 luglio scorso. Per l’appunto, come richiesto espressamente dalla Consob (Commissione Nazionale di Società e Borsa), i soggetti che sono legittimati in questo caso all’intervento e al voto sono tutti quegli azionisti rispetto a cui le comunicazioni dell’intermediario sono giunte alla società lombarda entro la fine del terzo giorno di mercato aperto che precede il 12 luglio.
In ogni caso, comunque, tutto deve essere avvenuto entro il momento iniziale dei lavori assembleari della data in questione. In aggiunta, come è emerso in modo netto dalla nota resa pubblica nel corso della serata di ieri, la partecipazione rimarrà aperta anche agli azionisti che non sono stati presenti alla riunione che è stata rinviata, ma per cui erano pervenute alla società le deleghe rilasciate per l’intervento. Queste ultime, infatti, saranno ancora valide per quel che concerne la seduta di rinvio, con il diritto degli azionisti deleganti di revocare la delega che è intatto: di conseguenza, in base a quanto appena affermato, i soggetti in questione avranno la possibilità di conferire una delega nuova di zecca, oppure, in alternativa, partecipare direttamente in proprio.
Non si tratta di precisazioni di poco conto, in quanto perfino l’azionista Salini si è rivolto alla Consob per ottenere il regolare svolgimento dell’assemblea stessa. In pratica, questi dubbi e contrasti derivano dalla condotta del numero uno di Impregilo Spa, Fabrizio Palenzona, il quale avrebbe impedito il voto dei 7,8 milioni di titoli azionari giusto una settimana fa, oltre ad aver ostacolato un confronto assembleare improntato alla trasparenza. La speranza, dunque, è che gli animi si possano rasserenare, altrimenti si rischia di rendere vano un appuntamento tanto importante.