L’acquisizione di Motorola da parte di Google rappresenta una tappa fondamentale nella storia del produttore americano di telefoni. Il colosso di Mountain View, guidato da Larry Page, che ha anche assunto il ruolo di presidente di Motorola Mobility, non si è “accontentato” dei 12,5 miliardi di dollari intascati con l’acquisizione dei brevetti di Motorola. Ha infatti avviato un importante piano di recupero di cui si conoscono oggi i dettagli, dopo le rivelazioni del New York Times. Google ha confermato che il primo passo consisterà nella soppressione di 4.000 posti di lavoro presso Motorola.Motorola ha iniziato la sua ristrutturazione e si appresta a riorientare la sua strategia. In primis si procederà alla cancellazione di circa 4.000 posti di lavoro di cui due terzi al di fupri degli Stati Uniti. Motorola “ha detto ai suoi dipendenti che eliminerà il 20% della sua forza lavoro e chiuderà un terzo dei suoi 94 uffici in tutto il mondo”, secondo quanto riportato dal New York Times.
Google intende inoltre togliere Motorola dai mercati meno redditizi e interrompere la produzione di computer portatili di fascia bassa per concentrarsi su alcuni modelli. Nel secondo trimestre 2011, Motorola aveva subito una perdita di $ 233 milioni registrando un fatturato di 1, 5 miliardi.
Motorola ridurrà ulteriormente le sue operazioni in Asia e focalizzerà le sue attività di ricerca e sviluppo a Chicago, a Sunnyvale (California) e a Pechino. Questo è il primo passo nella strategia progettata da Google per rilanciare il produttore del cellulare Razr.
L’anno scorso, Motorola aveva cercato di sbloccare la propria situazione e uscire da una fase critica, lanciando il suo tablet Xoom, ma con poco successo. Successivamente, nel mese di maggio, Motorola è stata acquistata da Google per 12,9 miliardi di dollari, una acquisizione che ha permesso al gigante di Internet di controllare la produzione dei dispositivi mobili che utilizzano il suo sistema operativo Android, e di assicurarsi circa 17.000 brevetti.
Motorola Mobility, come è stata ribattezzata da Google all’indomani dell’acquisizione, ha presentato i primi brevetti di telefonia mobile nel 1970. A lungo il numero uno in questo mercato, è però giunto in ritardo ad un appuntamento chiave per il suo successo: quello con gli smartphone, segmento oggi dominato da Apple e dalla sudcoreana Samsung. Motorola, e Google, dovranno lavorare ancora più duramente per tornare in pista e in buona forma.