Come se non fossero bastati tre mandati consecutivi, Fulvio Conti è già pronto ad accettarne un quarto in qualità di amministratore delegato dell’Enel (Ente Nazionale dell’Energia Elettrica): a suo dire, infatti, questa ulteriore conferma in un ruolo tanto importante e in una società così strategica per l’Italia significherebbe molto, in primis una concessione di tempo per completare in maniera degna l’opera che è stata intrapresa ormai qualche anno fa.
Conti è intervenuto oggi a Dro (provincia di Trento), nel corso di un evento che gli ha consentito di mettere in luce i suoi pensieri attuali. L’ad si è rivolto proprio agli azionisti del gruppo, facendo chiaramente intendere la sua necessità di un quarto incarico di fila. Sarà possibile tutto questo? La decisione spetta proprio agli azionisti e questi ultimi sono chiamati a valutare l’operato che è stato raggiunto e conseguito nel corso dell’era Conti. D’altronde, si parla da parecchio tempo perfino di una dismissione dell’Enel per quel che riguarda la partecipazione da parte dello Stato, una eventualità che servirebbe ad alleggerire e non poco il fortissimo debito pubblico con cui ha a che fare l’Italia (quasi duemila miliardi di euro per la precisione).
C’è anche da dire che la società in questione vanta anch’essa un debito, ma di che dimensioni è nello specifico? Lo stesso Conti ha affermato come esso sia di lungo termine, visto che la scadenza prevista è di sei, al massimo sette anni, mentre i tassi di interesse sono rimasti sostanzialmente fissi e invariati. In pratica, l’amministratore ha voluto dare più importanza ai flussi di cassa di Enel, stabili al momento attuale, piuttosto che all’importo complessivo del debito stesso. Sono proprio tali flussi che agevoleranno la riduzione dell’indebitamento, fino ad arrivare a livelli che possono essere considerati di eccellenza. I prossimi mesi autunnali, comunque, saranno decisivi per scoprire cosa davvero bolle in pentola.