Il mese di agosto è terminato da appena sei giorni e Banca Generali ha già provveduto a rendere nota la raccolta realizzata nel corso di quei trentuno giorni: ebbene, l’istituto di credito triestino è stato capace di far registrare novantacinque milioni di euro da questo punto di vista, un valore che rappresenta una flessione rispetto al mese precedente (a luglio furono totalizzati 120 milioni per la precisione). C’è però da dire che il gruppo in questione è riuscito a rafforzare il processo di trasformazione, già in atto da tempo, per quel che concerne i prodotti amministrati e quelli gestiti; in effetti, questo iter si è reso necessario alla luce delle ultime proposte delle reti, intenzionate a diversificare al massimo il rischio e di sfruttare nel migliore dei modi le occasioni di investimento offerte dai mercati.
Nei primi otto mesi di quest’anno, dunque, gli afflussi sono saliti a quota 1,26 miliardi di euro, in gran parte realizzati dalla rete Banca Generali, senza dimenticare però il contributo messo a disposizione dalla divisione Private Banking: nello stesso periodo di un anno fa, invece, ci si era fermati a 713 milioni di euro, di conseguenza il progresso è stato abbastanza evidente.
La raccolta netta di agosto è stata caratterizzata, in particolare, da una minore attività tipica del periodo, ma anche da una dinamica tutto sommato positiva, con il gestito che ha beneficiato di nuovi flussi per 119 milioni di euro. I prodotti gestiti hanno rappresentato una raccolta pari a 877 milioni tra gennaio e agosto di questo anno, vale a dire quarantaquattro punti percentuali in più rispetto a 365 giorni prima. Come ha spiegato la stessa Banca Generali, sono stati coinvolti soprattutto i fondi e le società di investimento a capitale variabile (Sicav), diversamente dai prodotti del comparto assicurativo, il cui rallentamento non è stato evidente, ma c’è comunque stato (cinquantasette milioni totali).