Facebook, il social network più noto del mondo, vale oggi metà della capitalizzazione di “sbarco” sui listini azionari. Nonostante questi dati non certo positivi, il suo amministratore delegato e fondatore, Mark Zuckerberg, cerca di rilanciare i progetti della società, al fine di infondere coraggio agli spauriti investitori. Ma è davvero cosi? Quali saranno i prossimi passi di Facebook? E, soprattutto, potranno costituire la chiave di volta per una strada di crescita meno titubante sui mercati regolamentati?
Le domande che precedono non sono certamente di facile analisi. Quel che è certo è che Zuckerberg sembra finalmente esser pronto a riconoscere i suoi errori, ammettendo di “aver perso due anni” investendo su una tecnologia sbagliata di telefonia mobile che fosse basata sul web. Il Financial Times riporta infatti alcune dichiarazioni di un Zuckeberg deluso, che afferma come “il più grosso sbaglio” sia stato non poggiarsi sulle app di Google o di Apple.
“E’ veramente doloroso” ha commentato in merito Zuckerberg, che si è comunque detto pronto a lanciare presto un’app Facebook su Android. Se la scelta di non puntare sulle app è stata “dolorosa”, Mr. Facebook definisce “deludente” lo sbarco in Borsa, annunciando che la società diverrà una compagnia mobile.
“Sulle parole del fondatore” – precisava poche ore fa l’edizione online de La Repubblica – “i titoli hanno aperto in recupero a Wall Street, con un rialzo del 7% a 20,8 dollari. La società è stata quotata a 38 dollari e ha dimezzato il suo valore. Al Techcrunch di San Francisco il fondatore del social network non ha detto molto, ma solo il fatto che si sia mostrato ottimista – “questo è il momento migliore per unirsi a noi, per restare e per raddoppiare la posta”, ha detto – e abbia sottolineato di avere a cuore gli azionisti è bastato a fare volare già ieri sera il titolo nel dopo mercato a Wall Street. Le azioni sono arrivate a guadagnare più del 4%, al di sopra dei 20 dollari per azione, dopo avere chiuso la seduta in rialzo del 3,3% a 19,43 dollari”.