Finmeccanica delude in Borsa. La società controllata dal Tesoro, a fronte dell’annuncio di una possibile fusione tra la Eads e la Bae, ha subito un drastico calo delle quotazioni in Borsa Italiana. La trattativa tra i due colossi aeronautici europei potrebbe generare un gruppo da 34 miliardi di euro di fatturato: considerato che i diretti interessati hanno confermato la possibilità di tale transazione, ne è derivata una pronta risposta dai mercati finanziari che, come vedremo tra poche righe, è stata tutt’altro che positiva.
“I mercati finanziari non l’hanno presa bene” – commentava infatti poco fa l’edizione online de La Repubblica – “Ad inizio di seduta, i titoli Bae hanno perso fino al 9 per cento e quelli di Eads sono addirittura crollati del 10 per cento, salvo poi recuperare in parte. Una discesa cui non si è sottratta Finmeccanica arrivata a sua volta a perdere fino al 4 per cento. Non piace che le società finiscano così saldamente sotto il controllo dei governi. Ma, come detto, si tratta di un settore strategico in cui l’Europa sta dimostrando di avere dei progetti comuni, con i quali può fronteggiare la concorrenza americana: la nuova società andrà a contendere gli ordini sia nell’aviazione civile che in quella militare in arrivo dalle economie emergenti del mondo, scontrandosi con i colossi Usa come Boeing, McDonnell-Douglas e Lockheed”.
Eppure i benefit saranno tutt’altro che irrilevanti, visto e considerato che la fusione tra i due operatori rafforzerà Airbus e non dovrebbe avere alcun effetto tra le operazioni giornaliere. “Apprezziamo” – afferma la società – “la notizia di una possibile combinazione degli affari di Eads e Bae. Una simile combinazione rafforzerà Eads e Bae, facendo di Airbus parte di una compagnia complessivamente più forte”.
I problemi quindi sono tutti per Finmeccanica, ora sempre più sotto pressione per la ricerca di una nuova alleanza nel settore difesa per il rafforzamento nel vecchio Continente.