Evaluation, società che si occupa di analizzare e giudicare i bilanci delle società e le loro situazioni finanziarie, ha deciso di occuparsi di Banca Carige: il prezzo obiettivo dell’istituto di credito ligure è stato fissato in 1,15 euro per la precisione, mentre la quotazione attuale è decisamente più bassa, vale a dire ottanta centesimi. I principali benefici per il gruppo genovese, inoltre, non possono che derivare dal piano di organizzazione che deve essere approntato. I primi sei mesi di questo 2012 non sono certo stati brillanti, anzi la flessione è stata piuttosto evidente, ma ora la buona redditività sembra far propendere per un apprezzamento migliore.
Per quel che concerne il profilo societario, Carige ha continuato a svolgere le sue tipiche attività che hanno una netta connotazione territoriale. Come ha rilevato la stessa compagnia di valutazioni, esiste anche un ramo assicurativo ben sviluppato, vale a dire quello che è rappresentato dalle due controllate, ovvero Carige Vita Nuova e la Carige Assicurazioni (quest’ultima per il ramo danni). In aggiunta, dopo aver ricordato che il titolo azionario fa parte di un paniere importante come il Ftse Italia Mid Cap, occorre sottolineare come la rischiosità attuale dell’istituto di credito sia più bassa rispetto a quella di mercato, grazie in particolare a un’attività che è ben incentrata sul bancario internazionale.
L’ultimo triennio non ha riservato sorprese positive: in effetti, i quasi sessantuno punti percentuali stanno chiaramente a testimoniarlo, un declino che ha più che raddoppiato il calo dell’indice di riferimento, nonostante l’andamento in questione sia stato in linea con il Ftse Mib fino allo scorso mese di febbraio. In relazione agli ultimi sviluppi, la crescita del margine di intermediazione nel periodo compreso tra gennaio e giugno scorsi è stata pari a oltre il 13%, per un totale di quasi 613 milioni di euro, mentre minore è stato l’incremento del risultato di gestione (+1,8%).