La data del prossimo 1° ottobre sarà l’ultimo giorno disponibile e utile per il versamento dei contributi volontari relativi all’Inps: più precisamente, si tratta di quei contributi che fanno riferimento al secondo trimestre di quest’anno, vale a dire il periodo compreso tra gli scorsi mesi di aprile e giugno. Quali sono le caratteristiche principali di tale adempimento? Entrando maggiormente nello specifico, come messo in luce da un opportuno comunicato stampa, i versamenti in questione possono essere perfezionati da quei lavoratori che hanno interrotto o posto fine alla loro attività lavorativa, in modo da rendere concreti i requisiti che si riferiscono al raggiungimento del diritto alla pensione, oppure, in alternativa, da aumentare l’importo complessivo dell’assegno in questione.
In parole povere, si sta parlando di ex dipendenti. Il versamento vero e proprio necessita comunque dell’autorizzazione da parte dell’ente previdenziale. In aggiunta, è obbligatorio sfruttare i bollettini Mav (pagamento mediante avviso) che sono stati inviati direttamente dall’istituto ai soggetti interessati. In effetti, ogni singolo bollettino è in grado di coprire in modo preciso il trimestre a cui si è fatto cenno in precedenza: una volta richiesto, poi viene stampato e, nell’ipotesi di un pagamento che è collegato ad archi temporali inferiori al trimestre, si può provvedere alla modifica tramite il collegamento al sito ufficiale dell’Inps.
In effetti, in quest’ultimo caso si usa il percorso di navigazione che porta fino ai servizi online, nell’ambito del cittadino e del pagamento dei contributi per i versamenti volontari. Il Mav non è comunque l’unica soluzione utile in questo senso, visto che anche il web è di aiuto da tale punto di vista, mediante il collegamento al già citato sito e sfruttando la carta di credito. Non bisogna dimenticare nemmeno il contact center multicanale, sempre con il versamento elettronico. Anche un solo giorno di ritardo, infine, annulla il pagamento in questione, senza alcuna possibilità di recupero.