Sei mesi di ottimi finanziamenti: il primo semestre del 2012 di Banca Etica è stato piuttosto positivo, grazie proprio a queste erogazioni che sono state concesse nei confronti delle famiglie e delle imprese, per un ammontare complessivo di cinquanta milioni di euro. L’importo appena menzionato non rappresenta una cifra casuale, bensì un incremento di ben 9,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Insomma, il sistema bancario italiano è in difficoltà e ancora non vede la luce in fondo al tunnel, ma l’istituto di credito specializzato nella finanza etica e alternativa sta andando in controtendenza. In particolare, non possono non essere citati gli impieghi, aumentati di quasi il 21% (il resto del sistema è in perdita).
Al contrario, la crescita della raccolta di risparmio non è stata così esaltante, tanto è vero che ci è limitati a ventotto milioni di euro di aumento, un ritmo che non riesce ad essere sullo stesso piano dei prestiti erogati. Di conseguenza, c’è il timore che Banca Etica sarà costretta a rallentare questi ultimi, a patto che non vi sia un aumento di capitale sociale piuttosto consistente.
Tra l’altro, il gruppo padovano (il quale vanta una presenza importante in città come Genova, Napoli, Roma, Torino, Bologna e Firenze) è pronto ad aprire una nuova filiale nel corso del primo trimestre del 2013, vale a dire quella di Bergamo, un nuovo impulso alla capitalizzazione. Il numero uno di Banca Etica, Ugo Biggeri, ha voluto sottolineare come lo spirito di tredici anni fa, quando l’istituto è stato fondato, è rimasto sempre lo stesso, con i cittadini e le organizzazioni che investono i loro risparmi per sostenere una banca votata all’economia civile. Di questi tempi c’è un forte bisogno di credito sicuro e trasparente, i profitti si possono e si devono ottenere nella piena correttezza dell’operato e nel rispetto dell’equità sociale.