I risultati finanziari dei primi nove mesi di quest’anno sono stati senza dubbio contrastanti per Geox: la celebre società veneta, attiva nella produzione e commercializzazione di scarpe e abbigliamento sportivo, è stata infatti in grado di registrare una posizione di cassa netta molto solida, per un totale di 60,4 milioni di euro. Lo stesso discorso non può essere fatto, però, per i ricavi, dato che i 701,5 milioni del periodo preso in esame rappresentano un calo evidente rispetto a quanto avvenuto alla data del 30 settembre dello scorso anno (768,7 milioni di euro per la precisione). Che cosa c’è da dire in merito alle altre stime?
Anzitutto, il margine operativo lordo rettificato è sceso da 132,1 a 100,3 milioni di euro nel giro di un anno, mentre la già citata posizione di cassa netta è aumentata di 500mila euro. Il consiglio di amministrazione del gruppo di Montebelluna ha approvato in via ufficiale e definitiva i numeri appena elencati, ricordando che si tratta dei risultati consolidati di una spa che è quotata in Borsa a Milano. Come si possono spiegare tutti questi declini? Entrando nel dettaglio della situazione, ci si può rifare alle parole pronunciate da Mario Moretti Polegato, numero uno e fondatore della Geox.
A suo dire, infatti, il 2012 si sta confermando come un anno piuttosto complesso, a causa della congiuntura economica negativa che ha danneggiato gran parte del continente europeo. Le difficoltà vissute dall’Europa mediterranea, poi, vale a dire l’area geografica in cui si concentrano maggiormente i consumi, ha fatto il resto. La solidità dell’azienda trevigiana non è comunque in discussione, grazie soprattutto ai buoni rapporti instaurati con nazioni di tutto rispetto come la Russia, senza dimenticare l’intera Europa orientale, ma anche l’Asia (Cina e Hong Kong sono due mercati privilegiati). Le vendite della stagione autunno/inverno sono già cominciate e saranno proprio i mercati emergenti a sostenere Geox.