Proseguono i lavori per arrivare all’attivazione del fondo taglia-tasse per imprese (in proposito, qui gli ultimi dati sulle sofferenze delle imprese italiane) e famiglie nel 2013. L’idea è insomma quella di anticipare di un anno la data di decorrenza dello stanziamento per ridurre il carico fiscale a danno degli italiani. La matassa sembra essere ancora lunga da sbrogliare, ma le intenzioni del governo – complice il pressing subito dalle parti politiche – sembrano essere quelle di licenziare un provvedimento in grado di anticipare le precedenti tempistiche.
“I relatori” – ricorda in proposito l’edizione online de La Repubblica – “chiedono al Governo di alzare l’asticella con l’obiettivo di far salire a 1 miliardo effettivo le risorse per gli sconti fiscali per i nuclei con figli assicurando un aumento annuo delle detrazioni di almeno 160-170 euro e di far salire a 2 miliardi il pacchetto per alleggerire il cuneo su imprese e lavoro nel 2014. Un’operazione che diventerebbe possibile vincolando tutto il tesoretto Irpef all’aumento delle detrazioni per le famiglie (o in alternativa sul lavoro dipendente) e su Irap, lavoro e produttività”.
Stando a quanto affermato dai tecnici del Tesoro, quasi 4,3 miliardi di euro stanziati per il 2013, e 6,6 miliardi di euro per il 2014, potrebbero essere utilizzati per abolire i tagli alle detrazioni e alle deduzioni, ed evitare l’aumento dell’aliquota Iva del 10 per cento.
Non solo: sempre secondo i tecnici del Tesoro, il tesoretto potrebbe essere utilizzato anche per coprire altri correttivi richiesti dalla maggioranza, come lo stop alla tassazione sulle pensioni di guerra (117 milioni nel 2013 e 143 nel 2014); la stretta sul settore agricolo (97 milioni nel 2013), la marcia indietro sull’aumento dell’Iva dal 4 al 10% dell’Iva sulle cooperative agricole (153 milioni nel 2013) e il ripristino della clausola di salvaguardia del Tfr con la rinuncia alla tassazione (170 milioni l’anno).
“I relatori, come ha sottolineato Baretta, chiedono che solo lo stop alla tassazione del Tfr (170 milioni l’anno) venga assorbito dall’operazione di ricalibratura della dote Irpef e che per tutti gli altri ritocchi venga trovata una copertura autonoma. In questo modo nel 2013 i rimanenti 367 milioni potrebbero essere utilizzati per far salire a un miliardo le risorse per gli sconti ai nuclei con figli e a più di 1,8 miliardi quelle su cuneo e produttività (al netto degli 1,6 miliardi in due anni già previsti per la detassazione dei salari di produttività)” – aggiunge infine il quotidiano.