Aeffe, società del settore del lusso che è attiva con diversi marchi importanti (in primis Moschino e Jean-Paul Gaultier), ha deciso di interrompere la propria collaborazione con Cacharel: la scelta è avvenuta di comune accordo, visto che anche il brand transalpino ha optato per la medesima soluzione. In pratica, non si è voluto proseguire oltre con l’accordo in questione, il quale prevedeva lo sviluppo continuo di alcune collezioni di prêt-à-porter destinato al mondo femminile. Cerchiamo di capire meglio cosa è accaduto. Il gruppo di San Giovanni in Marignano (provincia di Rimini), il quale è stato fondato da Alberta Ferretti, ha reso noto la sua decisione attraverso un comunicato ufficiale.
Questo vuol dire che può considerarsi conclusa anche la distribuzione della collezione relativa al periodo primavera-estate del prossimo anno. La partnership era stata avviata esattamente tre anni fa, nel novembre del 2009, ma ora non vi sono rimpianti. In effetti, l’azienda romagnola si è detta sicura del fatto che la perdita in questione non provocherà alcun tipo di impatto negativo sull’esercizio attuale (quello del 2012 quindi): lo stesso discorso non può invece essere fatto per il 2013, dato che si parla di una più che probabile flessione del fatturato, quantificabile in due milioni di euro rispetto al periodo attuale. La marginalità dovrebbe beneficiare di mezzo milione di euro in termini positivi.
Giusto una settimana fa, tra l’altro, Aeffe aveva approvato tramite il suo consiglio di amministrazione i risultati finanziari consolidati del periodo gennaio-settembre. Ebbene, i ricavi consolidati sono leggermente migliorati, passando da 197,4 a 198,7 milioni di euro nel giro di un anno (si tratta di un incremento pari a 0,7 punti percentuali), mentre il margine operativo lordo è aumentato di 1,4 milioni di euro. La perdita può essere considerata trascurabile, visto che si sta parlando di 300mila euro di differenza, tanto è vero che perfino l’indebitamento finanziario è migliorato in maniera sensibile.