Ben otto italiani su dieci sono già pronti a rendere meno sostanziosi gli acquisiti relativi al periodo natalizio: il dato è stato messo in luce dall’associazione dei consumatori Codacons (Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell’Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori), il quale ha voluto capire come si comporteranno le persone da qui a pochi giorni. È la prima volta, inoltre, che gli stessi consumatori si sono detti disposti a tagliare gli acquisti del comparto alimentare. Si rischia dunque di vivere un Natale povero e modesto dal punto di vista dei consumi?
Il potere d’acquisto delle famiglie è quello che è, di conseguenza non ci si può stupire più di tanto se i settori maggiormente penalizzati siano quelli dell’abbigliamento, delle calzature, dei consueti addobbi per l’abitazione e dei viaggi. Il Codacons è giunto a tali conclusioni dopo aver monitorato con attenzione la propensione all’acquisto delle famiglie italiane, dato che ormai manca praticamente un mese esatto alle festività. Come ha sottolineato il numero uno del coordinamento, Carlo Rienzi, la crisi finanziaria che coinvolge l’Italia, l’aumento della pressione fiscale e il carovita che si fa sentire in tutta la sua negatività sono tre fattori che durante il Natale saranno ancora più incisivi dal punto di vista economico.
I numeri sono abbastanza eloquenti, tanto è vero che ben il 78% delle famiglie del nostro paese ridurrà gli acquisti, con la spesa per il cibo che viene tagliata per la prima volta in assoluto, a testimonianza del momento difficile. Il trend in questione si accanirà in particolare sui settori che sono stati citati in precedenza, con un calo complessivo dei consumi quantificabile in venti punti percentuali (si tratta del picco massimo per la precisione). Svago, divertimenti, cultura e ristorazione non saranno purtroppo immuni ed è per questo motivo che il Codacons ha richiesto con urgenza l’anticipo della data dei saldi invernali.