Sulla chiusura della scorsa settimana è avvenuto un importante incontro tra il presidente e amministratore delegato di Finmeccanica, Orsi, e il top management di Siemens. Oggetto del colloquio la possibile cessione di Ansaldo Energia alla compagnia tedesca: una trattativa che potrebbe presto giungere a conclusione, deludendo le attese di chi sperava che Ansaldo Energia potesse rimanere con bandiera tricolore. Ma cosa potrebbe accadere ora alle parti in causa?
Quel che è certo è che l’Italia – attraverso un consorzio guidato dal Fondo Strategico Italiano – aveva provato a rendere propria Ansaldo Energia. Tuttavia sembra che le risorse finanziarie messe a disposizione non fossero state giudicate sufficienti per contrastare quelle di Siemens. Di qui, la preferenza verso il business partner tedesco.
“Riteniamo che Siemens sia la soluzione più conveniente data l’offerta di 1,3 miliardi di euro per il 100% di Ansaldo Energia, che riteniamo congrua” – hanno commentato gli analisti della Intermonte, mentre quelli di Banca Akros ricordano come la sottoscrizione di un’offerta vincolante da parte dell’azienda tedesca possa essere imminente, ponendo quindi definitivo termine alle speranze di acquisizione italiana di Ansaldo Energia.
Il ministro per lo sviluppo economico Corrado Passera aveva in proposito ricordato, in tempi non sospetti, come l’intesa Finmeccanica – Siemens fosse “tutto da vedere, ma è chiaro che ovunque c’è possibilità di avere imprenditori italiani che investono sull’Italia questa è preferibile ad altre. Però, sempre andando a vedere ciò che è meglio per l’azienda di cui si parla e quali sono le proposte che meglio favoriscono la crescita dell’azienda. E’ molto meglio un’azienda in Italia che cresce di più, posseduta da azionisti internazionali ,che non il contrario. Quindi bisogna sempre scegliere l’azionista migliore che faccia crescere l’occupazione e gli investimenti in Italia”.
Qualche giorno fa ci eravamo occupati di Finmeccanica in occasione della pubblicazione della sua trimestrale. Continueremo a monitorare l’andamento del titolo, e dei conti della società, anche nel corso delle prossime settimane.