Iveco sta per dire addio in maniera definitiva al nostro paese: la celebre società torinese che produce e commercializza veicoli industriali ed autobus e che è controllata per intero da Fiat Industrial deve far fronte agli ultimi avvenimenti che hanno a che fare con il Lingotto. In pratica, il comitato degli amministratori indipendenti di Cnh, la società olandese controllata dalla stessa Fiat Industrial per quel che concerne le macchine destinate al settore agricolo, ha risposto in maniera affermativa all’ultima proposta formulata dall’ad di Fiat, Sergio Marchionne, relativa alla fusione tra le due compagnie a cui si sta facendo riferimento.
Queste ultime andranno a confluire in una società nuova di zecca e di diritto olandese, il che significa che vi saranno delle agevolazioni non indifferenti dal punto di vista tributario. L’accordo è presto detto. In effetti, gli azionisti di Fiat Industrial riceveranno un titolo azionario della nuova società per ogni azione di cui sono in possesso; inoltre, gli azionisti di Cnh riceveranno quasi quattro azioni (3,828 per la precisione) per ciascuna di cui sono in possesso. Prima che la fusione vera e propria sia portata a compimento, comunque, il gruppo olandese dovrà versare ai propri azionisti di minoranza un dividendo di importo pari a dieci dollari per azione, con il pagamento in questione che dovrebbe avvenire non oltre il prossimo 31 dicembre.
Insomma, il tempo stringe, inutile girarci troppo intorno. Quello a cui punta Fiat è senza dubbio la realizzazione dell’intero progetto entro il secondo trimestre del 2013, dunque al massimo entro il mese di giugno. I titoli della newco troveranno il loro collocamento ideale a Wall Street. Le tasse di Fiat Industrial saranno dunque pagate dal 2013 nei Paesi Bassi, al netto di tutti i benefici della residenza in questione, nonostante ci siano ancora delle verifiche da effettuare per quel che riguarda il modello che è stato scelto da Marchionne.