La Provincia Autonoma di Bolzano è fortemente intenzionata a rendere più forte il tessuto economico dell’Alto Adige: l’obiettivo in questione dovrà essere necessariamente raggiunto insieme agli istituti di credito locali. Tra l’altro, dopo ben quattro settimane si può conoscere la relazione definitiva per quel che riguarda la garanzia del credito, delle esportazioni e del fondo di rotazione, un documento che è stato predisposto da un apposito gruppo di lavoro. Tra le misure più importanti che vale la pena sottolineare figura senza dubbio il sostegno all’insediamento delle aziende nelle aree che sono considerate a rischio spopolamento.
Il gruppo in questione è composto in maniera mista: in effetti, ne fanno parte alcuni assessori della Giunta bolzanina, ma anche le principali figure professionali della Banca Popolare dell’Alto Adige, delle casse rurali, della Fondazione Raiffeisen, della Cassa di Risparmio e del Mediocredito Trentino Alto Adige. Insomma, si è partiti da esigenze differenti, ma il traguardo da raggiungere è lo stesso per tutti, vale a dire l’avvio di un percorso che sia in grado di far risollevare l’economia locale dalla crisi. Una delle attenzioni maggiori sarà rivolta all’accesso al credito da parte delle aziende, senza dimenticare il sostegno che va fornito a chi si trova in difficoltà, sia temporanea che permanente.
Secondo le intenzioni del gruppo di lavoro, il fallimento societario rappresenterà soltanto l’estrema ratio, l’ultimo passo da percorrere, ma prima di questo si tenterà in tutti i modi di salvare le aziende. Riguardo alle cooperative di garanzia, la riduzione dei Confidi da cinque a due unità viene visto come un passo notevole e strategico verso l’aumento dell’efficienza e la riduzione dei costi di gestione, anche se si punta a un unico consorzio a breve. Un ulteriore traguardo che ci si è posti è quello dell’armonizzazione dei criteri che regolano la solvibilità di una determinata impresa, sempre nell’ottica di potenziare l’accesso al credito.