La denuncia dell’associazione dei consumatori Altroconsumo nei riguardi di Ryanair e Vueling è presto spiegata: le due compagnie low cost, infatti, sono le protagoniste di continue richieste per quel che concerne un sovrapprezzo da aggiungere al pagamento normale quando si effettua un acquisto online di biglietti aerei con carta di credito. Si tratta di una pratica commerciale scorretta e l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) ha già detto la sua da tempo in merito a questo fenomeno. Secondo l’authority, infatti, entro il 1° dicembre scorso i costi in questione dovevano essere necessariamente incorporati nel prezzo del biglietto sin dal primo contatto e non soltanto in un momento successivo.
La richiesta esplicita è dunque quella che va nella direzione di tariffe maggiormente trasparenti, visto che non tutte le compagnie si sono adeguate a un giusto diktat. Altroconsumo ha infatti voluto vederci chiaro da questo punto di vista, esaminando la posizione di sette vettori per quel che riguarda il rispetto del termine del 1° dicembre. Le aziende prese in esame sono, oltre alle già citate Ryanair e Vueling, anche Air Italy, Alitalia, Blue Panorama, Easyjet e Wizzair, queste cinque per lo meno fedeli a quanto stabilito.
L’infrazione, inoltre, si riferisce al Decreto legislativo numero 11 del 2010, il quale è stato emanato per recepire nel nostro paese la direttiva europea relativa ai servizi di pagamento. La segnalazione all’Agcm è stata una conseguenza naturale di tutto ciò. In effetti, come prevede la legge, i consumatori non possono e non devono essere penalizzati con questi pagamenti aggiuntivi e soltanto per avere scelto un sistema di pagamento particolare. Pertanto, la tariffa uguale deve essere uguale e identica per tutti i passeggeri. Vueling e Ryanair non hanno ancora abbandonato la commissione del 2% che si applica su chi prenota con carta di credito (la si può evitare solamente con un circuito che è convenzionato con le compagnie).