Altri dieci anni di matrimonio: Cattolica Assicurazioni e la Banca Popolare di Vicenza hanno deciso di rinnovare la loro partnership strategica fino al 2022. Si tratta di un accordo che ormai esiste da cinque anni, con la società assicurativa veronese e l’istituto di credito vicentino che riescono dal 2007 a sfruttare al massimo le strategie relative alle attività assicurative. L’annuncio congiunto da parte dei due gruppi ha reso ufficiale questo prolungamento dell’intesa. Che cosa è stato previsto nello specifico?
Anzitutto, sono stati confermati tutti gli impegni assunti in esclusiva per quel che concerne la distribuzione dei prodotti e degli strumenti del gruppo Cattolica mediante la rete di Bipop Vicenza: questo vuol dire che allo sportello della banca veneta è possibile sottoscrivere i prodotti in questione. Tra l’altro, si tratta di una rete molto interessante, visto che gli ultimi dati disponibili (aggiornati allo scorso mese di settembre per la precisione) parlavano di 639 sportelli. Un ulteriore elemento di interesse per quel che concerne questa partnership è senza dubbio il vincolo di lock-up (il periodo in cui il management e gli investitori non possono vendere i titoli azionari), il quale riguarda 4,12 milioni di azioni di Cattolica (il 7,25% del capitale complessivo) che sono di proprietà della banca vicentina.
Il rapporto tra le due parti è molto stretto, in quanto Banca Popolare di Vicenza è il primo azionista in assoluto di Cattolica Assicurazioni. Queste decisioni sono state adottate insieme ad altre piuttosto rilevanti. Non si può non fare riferimento, infatti, all’approvazione del nuovo statuto della compagnia assicurativa: quest’ultimo prevede una elezione ogni tre anni del cda, mettendo da parte invece una prerogativa che finora era rimasta valida, ovvero l’elezione di un terzo dei consiglieri ogni anno e la conseguente modifica continua della governance. L’obiettivo è quello di modernizzare la classica struttura cooperativa, strizzando l’occhio all’efficienza e alla trasparenza.