Il mercato immobiliare italiano non riesce ancora a fare propria una frase di una celebre canzone di Viola Valentino: comprami, io sono in vendita. Non è certo così semplice nel settore in questione, anzi le difficoltà sono ormai all’ordine del giorno. I volumi scambiati nel corso del 2012 si sono ridotti in maniera evidente e molti sono i motivi per simili performance. In particolare, bisogna sottolineare gli acquirenti potenziali sempre più dominati dall’incertezza e la resistenza esercitata dai proprietari immobiliari per quel che concerne un ridimensionamento dei prezzi.
Di conseguenza, il tempo che intercorre tra la dinamica di domanda e quella di offerta è molto rallentato. L’Ufficio Studi di Tecnocasa ha voluto capire meglio quali siano i tempi di vendita immobiliare e i suoi dati sono stati raccolti per quel che riguarda il mese di novembre. Inoltre, sono state prese in considerazione grandi città del nostro paese e capoluoghi di provincia. Se si fa riferimento alle prime, sono necessari 213 giorni per la vendita di un immobile, mentre si sale a 225 per i capoluoghi, per non parlare dei 242 giorni relativi agli hinterland. Se si mettono a confronto questi numeri con quelli di un anno esatto fa, allora ci si accorge che gli aumenti sono stati variabili, vale a dire quindici (capoluoghi), ventinove (grandi città) e trentanove giorni (hinterland).
L’allungamento temporale è stato dunque un fenomeno generale e che ha riguardato tutte le realtà presenti sul territorio. Entrando maggiormente nello specifico, Verona si è segnalata come la città più “lenta” in questo senso (238 giorni in media), seguita a ruota da Bari e Torino. A Roma e Napoli si va decisamente più in fretta invece. Per quel che concerne gli hinterland, poi, è Palermo a vantare la leadership di questa speciale classifica, visto che i suoi 273 giorni non sono stati superati da nessuno. Le compravendite più lunghe dei capoluoghi di provincia, infine, sono state registrate in quella di Napoli.