Sono ben 180 i milioni di euro che riguardano i pagamenti del programma di sviluppo rurale relativo alla Sardegna in questo 2012: anche per l’anno attualmente in corso, dunque, la regione isolana è riuscita a raggiungere un importante traguardo, vale a dire quello che viene solitamente chiamato N+2. In pratica, si sta parlando della regola che prevede un funzionamento ben preciso: le quote che sono impegnate dall’Unione Europea e che sono destinate a un membro di quest’ultima, ma che poi non sono pagate per lo sviluppo di specifici settori nel corso del biennio successivo, sono disimpegnate in maniera automatica.
L’assessore regionale all’Agricoltura, Oscar Cherchi, ha ricordato come il 2012 sia stato un anno in cui si è finalmente riusciti a mettere da parte il disimpegno, un vero e proprio spauracchio volendo usare le sue parole. Le difficoltà hanno continuato ad esserci, ma l’impegno è stato intenso e proficuo: la Sardegna non è comunque ancora riuscita a uscire dalla crisi economica internazionale. Secondo Cherchi, questi risultati rappresentano un fondamentale spiraglio ai sentimenti ottimisti. In particolare, si è scelto di adottare delle procedure automatizzate e semiautomatizzate per quel che concerne le istruttorie relative all’Asse 2.
In pratica, quest’ultimo si riferisce ai pagamenti per il comparto agroambientale, per il benessere ambientale e per le zone montane più svantaggiate, settori che hanno beneficiato di fondi superiori ai cinquanta milioni di euro. Gli aiuti in questione devono rispettare una scadenza ufficiale che è sempre più vicina, vale a dire il prossimo 31 dicembre. La sosta natalizia non ha fatto dimenticare che a breve occorrerà adottare delle azioni adeguate e utili per far sì che il programma di sviluppo rurale del 2013 sia efficace come lo è stato finora, cercando di venire incontro alle principali esigenze del settore primario. Il piano relativo al periodo 2014-2020, infine, dovrà fare riferimento alle ultime novità della nuova Pac (Politica Agricola Comune).