Mentre in Italia il panorama societario televisivo è interessato prevalentemente dalla vicenda di cessione degli asset Ti Media ad alcuni potenziali investitori, oltre Oceano l’attenzione mediatica è spostata nei confronti del business che ha condotto Al Jazeera – che fa capo alla famiglia dell’Emiro del Qatar – ad acquistare Current Tv, l’emittente via cavo fondata da Al Gore, e puntare così a conquistare l’audience del pubblico statunitense.
Una transazione societaria, quella appena ricordato, che non ha certamente evitato di suscitare qualche ondata di facile critica da parte di una fetta di operatori americani che, evidentemente, considera Al Jazeera non uno dei principali network comunicativi internazionali, ma ancora un veicolo di propaganda medioorientale, ricordando con vigore quanto fosse vicina – in alcuni suoi elementi – all’organizzazione di Al Qaeda (vedi anche Mondo Tv sottoscrive un importante accordo con Toy Triangle ).
Tralasciando gli aspetti critici e parlando di quelli finanziari, la stampa americana ricorda come l’accordo che ha consentito la migrazione della proprietà televisiva sia valorizzato intorno al mezzo miliardo di dollari, e come subito dopo la conclusione dell’intesa Al Gore e il suo partner e cofondatore di Current Tv, Joel Hyatt, abbiano rilasciato una dichiarazione piuttosto chiara sulla natura della rete: “Al Jazeera, come Current, crede che fatti e verità portino a una migliore comprensione del mondo che ci circonda”.
Gore e Hyatt, inoltre, non usciranno definitivamente dalle strutture organizzative di Current Tv, visto e considerato che rimarranno membri dell’advisory board. “Dare voce a coloro che normalmente non riescono a farsi sentire” – ha poi proseguito Gore ricordando gli scopi della nascita della società – “dire la verità in faccia al potere, fornire opinioni differenziate e indipendenti e raccontare storie che nessun altro racconta”.
Tecnicamente, Current Tv sarà trasformata in Al Jazeera America, con sede a New York, e sarà un’entità distinta dal canale in lingua inglese che esiste fin dal 2006.