La Banca Popolare di Spoleto ha deciso di cooptare e nominare per il ruolo di presidente del cda Alberto Brandani: la decisione è stata presa dallo stesso consiglio di amministrazione del gruppo umbro. Brandani vanta una esperienza piuttosto importante per quel che concerne la professione di banchiere, come ha voluto sottolineare nella nota ufficiale anche l’istituto di credito spoletino. I suoi ruoli attuali sono di tutto rispetto: anzitutto, c’è la presidenza nazionale della Federtrasporto (associazione che fa capo a Confindustria), senza dimenticare la presenza nel cda della Ferrovie dello Stato e il ruolo di responsabile per quel che concerne l’Organismo di Vigilanza.
Il predecessore di Brandani, Nazzareno D’Atanasio, si è dimesso dalla sua carica, in quanto i nuovi impegni della sua attività imprenditoriale non gli consentono di svolgere l’incarico come avvenuto finora. La notizia dell’avvicendamento è stata comunque definita “clamorosa”, viste le smentite delle ore precedenti. Dal board, inoltre, è uscito anche Aldo Amoni, il posto del quale è stato preso dall’attuale primo cittadino di Montefalco, Donatella Tesei. Secondo alcune indiscrezioni, la banca si starebbe preparando in maniera adeguata, dopo molto tempo perso, alla relazione che gli ispettori della Banca d’Italia renderanno nota a breve dopo l’ispezione di due mesi fa.
Il fatto che Brandani abbia trascorso parte della sua carriera professionale presso Monte dei Paschi di Siena sembra far dipendere la scelta da una logica in favore del gruppo toscano, il quale è pronto a sostenere una cordata composta da imprenditori perugini per rilevare Banca Popolare di Spoleto. La stessa Mps rimane comunque in attesa di capire chi sarà il partner che rileverà le sue quote (103 milioni di euro in totale), alla luce della rottura dei patti parasociali: la scadenza è prevista per la fine di questo mese, dunque mancano ancora due settimane prima di conoscere le intenzioni del socio di maggioranza, altrimenti la Rocca Salimbeni si comporterà di conseguenza.