Il Rapporto sulle Tendenze globali dell’occupazione, a cura dell’Ilo, afferma che il tasso di disoccupazione mondiale è cresciuto nel corso dell’ultimo anno, dopo un biennio di stasi. La crisi internazionale ha quindi prevalso il positivo contributo lavorativo fornito dalle economie emergenti, ponendosi lungo la strada del peggioramento ulteriore anche per quanto attiene al nuovo anno. Vediamo insieme quali sono state le principali considerazioni tratte dall’Organizzazione internazionale per il lavoro.
Come ricordato dal recente approfondimento compiuto dall’Ansa in materia, “dopo una pausa di due anni, la disoccupazione mondiale torna ad aumentare nel 2012. Lo riferisce l’Ilo nel Rapporto sulle Tendenze globali dell’occupazione, in cui prevede un ulteriore incremento anche nel 2013” (vedi anche Boom di occupati per l’agricoltura italiana).
In termini più puntuali, il numero dei disoccupati sarebbe aumentato di 4,2 milioni di unità nel corso del 2012, per un volume aggregato complessivo ora superiore ai 197 milioni, con tasso di disoccupazione pari al 5,9 per cento. Nel 2013 – essendo previsto un ulteriore peggioramento della variabile – non è escluso che si possa raggiungere una condizione di nuovo aggravio, con la quota complessiva dei disoccupati che punta verso la soglia psicologica dei 200 milioni.
Per quanto riguarda le fasce più sensibili, i giovani senza lavoro sarebbero circa 74 milioni di unità, con un tasso di disoccupazione per le persone tra 15 e 24 anni pari al 12,6 per cento. “’Desta particolare preoccupazione”’ – afferma in proposito l’Ilo, il fatto che sono sempre di più i giovani che sperimentano una disoccupazione di lunga durata. Nelle economie avanzate, conclude infatti il report dell’Organizzazione, circa il 35 per cento sarebbe rimasto fuori dal mercato per almeno 6 mesi. Un dato che, a sua volta, spinge alla formazione di un’altra temibile statistica: quella del folto numero di giovani talmente scoraggiati dalle attuali condizioni del mercato del lavoro, che scelgono di non proseguire lungo la strada della ricerca di una occupazione (vedi anche Cgia Mestre: i lavori più gettonati nel 2011).