Il crack dell’Argentina merita ancora giustizia dal punto di vista finanziario: i risparmiatori coinvolti sono stati molti, ma per fortuna qualche spunto positivo e incoraggiante si riesce sempre a trovare. È il caso dell’ultima sentenza del Tribunale di Parma. In effetti, quest’ultimo ha deciso di condannare un istituto di credito al risarcimento della somma che era stata investita proprio da un risparmiatore che aveva acquistato dei titoli obbligazionari argentini. La restituzione a cui si sta facendo riferimento ammonta a circa 4.800 euro per la precisione, ma bisogna tenere in considerazione anche gli interessi collegati e le spese legali.
La notizia è stata diffusa dall’associazione Confconsumatori, tra le più attive per quel che concerne la vicenda in questione. Lo stesso tribunale emiliano ha comunque scelto di non far restituire a questa stessa banca le cedole dell’investimento. L’avvocato dell’associazione ha prestato il suo servizio in favore del risparmiatore coinvolto e ha voluto sottolineare come il caso sia stato piuttosto particolare. In effetti, la pronuncia è consistita nel respingere la domanda della banca, la qual voleva che le fossero restituite queste cedole: in realtà, è stato fatto ricorso al dettato dell’articolo 2033 del codice civile (si tratta del Libro Quarto, quello dedicato alle obbligazioni, in questo caso con esplicito riferimento al pagamento dell’indebito), senza dimenticare che l’acquirente non poteva certo essere accusato di malafede.
L’operazione di acquisto finanziario oggetto del contendere risaliva all’inizio del 2000: il Tribunale parmigiano l’ha dichiarata in tutto e per tutto nulla, in particolare a causa dell’assenza del contratto generale di investimento, prescritto a pena di invalidità ai sensi del Testo Unico Bancario (si tratta, come è noto, del Decreto legislativo numero 58 del 1998). Essendo tutto ciò nullo, il giudice ha imposto all’istituto di restituire il capitale investito, con l’investitore obbligato invece a consegnare i titoli argentini che erano stati acquistati tredici anni fa.