Fastweb ha scelto di rinnovare la propria campagna di investimenti stanziando 400 milioni di nuovi impieghi, da qui al 2014, al fine di estendere la connessione in ultrafibra, fino a 100 megabit, dagli attuali 2 milioni a 5,5 milioni di famiglie e imprese, ovvero il 20 per cento del totale. Una scelta quasi obbligata, finalizzata a soddisfare nel migliore dei modi le abitudini e le esigenze dei consumatori e dei professionisti.
A spiegarci l’evoluzione di queste tendenze è stato, sulle pagine di Italia Oggi del 22 gennaio 2013, il direttore della divisione residenziale di Fastweb, Danilo Vivarelli, secondo cui “cinque anni fa si accedeva a internet da postazione fissa prevalentemente attraverso il pc. Oggi, oltre al computer classico, in casa ci si collega via tablet, console, smartphone e in modo crescente attraverso le tv connesse” (vedi anche Fastweb-Metroweb, accordo nel settore delle fibre ottiche).
Di qui la scelta di Fastweb di estendere il più possibile la propria rete ultraveloce in altre città. “Oltre alla comunicazione su tutti i media a livello nazionale, in primavera inizieremo a commercializzare i servizi nelle nuove città, con attività di comunicazione focalizzate” – prosegue Vivarelli, che anticipa una ricca campagna di eventi – “Chi è collegato con l’ultrafibra, ne consuma molta di più rispetto agli altri utenti, in media,1 gigabyte al giorno per gli utenti che usano l’Adsl, 5 giga al giorno per chi sceglie l’ultrafibra, con punte di 45 gigabyte al giorno. La domanda, da parte del mercato, esiste” (vedi anche Frode telefonia Fastweb: giudizio immediato per Scaglia e altri 35).
Stando a quanto asserisce Fastweb, infine, la richiesta di servizi di banda larga sarebbe circa triplicata nel corso dell’ultimo semestre, mentre il 70 per cento dei nuovi clienti in fibra richiederebbe l’attivazione fino a 100 megabit, anche pagando un sovrapprezzo. Dati a conferma dell’esistenza di una domanda non troppo latente, in corso di crescente soddisfazione in ampie aree della Penisola.