Non era mai accaduto nella storia del Fondo Monetario Internazionale: l’istituzione internazionale ha approvato una dichiarazione di censura ai danni dell’Argentina, che nel corso del 2012 avrebbe superato il 25 per cento in termini di inflazione, contro il 10,8 per cento ufficializzato dall’istituto di statistica del Paese. La presidente Cristina Fernandez de Kirchner non ci sta: “Vi siete arricchiti rovinando il mondo” – ha dichiarato su Twitter.
A riepilogare quanto accaduto è stato il quotidiano la Repubblica, che ha ricostruito il durissimo scontro tra due delle donne più importanti del mondo: Christine Lagarde, direttore dell’organizzazione internazionale, e Cristina Fernandez Kirchner, presidente dell’Argentina (vedi anche Bond argentini: a Parma una nuova sentenza favorevole).
Il numero 1 del Fmi, lo scorso 24 settembre, riepiloga i lquotidiano, “aveva dato tre mesi all’Argentina per evitare il cartellino rosso. Così, il consiglio direttivo dell’Fmi ha proceduto: nel mirino ci sono i dati trasmessi dall’Istituto Nazionale di Statistiche e Censimenti (Indec) sul tasso di inflazione dell’area di Buenos Aires (non esiste un dato a livello nazionale) e sull’evoluzione del Pil”.
In proposito, il Fondo aveva dichiarato che “il progresso dell’Argentina nell’implementazione di misure correttive dallo scorso settembre non è stato sufficiente”; di qui la dichiarazione di censura, che apre le porte a possibili sanzioni del Paese, fino alla sua espulsione.
Al centro di tutto, i dati sull’inflazione, visto e considerato che “secondo i dati ufficiali l’inflazione nel 2012 è stata del 10,8%, mentre per gli analisti privati supera il 25%”. Piuttosto piccata la replica sudamericana. “Trenta messaggi in 21 minuti: è il tempo impiegato dal presidente argentino, Cristina Fernandez de Kirchner, per respingere via twitter la dichiarazione di censura” – concludeva il quotidiano (vedi anche Argentina: Hernan Lorenzino è il nuovo ministro delle Finanze).
“Vi siete arricchiti rovinando il mondo. Dov’era il Fondo che non ha avvertito sulle crisi o quando sono emerse, non bolle, bensì palloni aerostatici finanziari?” – annunciava la Kirchner – “In 10 anni, e senza i finanziamenti Fmi, il Pil è cresciuto del 90%” ha poi rincarato la dose, ricordando come il Paese abbia il 6,9 per cento dei disoccupati.