L’Ente Nazionale Idrocarburi (Eni) ha messo a segno una importante scoperta nella concessione di Meleiha, più precisamente nel deserto occidentale dell’Egitto: si tratta di un giacimento a olio per quel che riguarda le esplorazioni di Rosa North. L’obiettivo della spa fondata da Enrico Mattei è quello di focalizzare in un nuovo modo le attività esplorative nel paese africano, concentrando l’attenzione sul comparto minerario a olio. Le rocce serbatoio scovate nel pozzo Rosa North 1X sono state giudicate di buona qualità, anche e soprattutto grazie a un test effettuato con successo. La scoperta non si arresta comunque qui, dato che è stato previsto di perforare almeno altri due pozzi nel corso di quest’anno.
Ogni singolo pozzo, inoltre, dovrebbe garantire una produzione di duemila barili di olio al giorno, tanto è vero che nei primi dodici mesi si potrebbe arrivare fino a cinquemila barili di media complessiva. Le altre infrastrutture produttive che si trovano nelle vicinanze saranno coinvolte dai vari convogli a cui si sta facendo riferimento. La scoperta in questione si accosta idealmente a quella realizzata lo scorso mese di maggio nel campo di Emry Deep, segno che la scelta è stata giusta e proficua.
La scoperta di sette mesi fa è stata capace di garantire fino a oggi una produzione di diciottomila barili giornalieri di olio. Il potenziale esplorativo di Meleiha e della sua concessione è davvero molto profondo, visto che riesce a beneficiare della prospezione tridimensionale che è stata realizzata e sviluppata di recente, senza dimenticare i modelli geologici che sono derivati da essa stessa. La partecipazione di Eni in questa parte d’Egitto ammonta al 56%, mentre le altre quote appartengono a Lukoil e Mitsui. La presenza dell’ente nella nazione africana dura ormai ininterrottamente dal lontano 1954, con una leadership a livello di produzione raggiunta nel corso del 2011 (240mila barili di olio equivalente al giorno).