L’agenzia di rating Moody’s ha annunciato di aver declassato il titolo della Banca Popolare di Spoleto, portandolo da B3 a Caa2. Il giudizio della banca – prosegue inoltre l’agenzia – rimane sotto osservazione “con direzione incerta”, ed è influenzato prevalentemente dall’intervento della Banca d’Italia che il 12 febbraio scorso ha posto l’istituto in amministrazione straordinaria. Vediamo dunque quali sono le principali valutazioni effettuate dall’agenzia di rating, e i riflessi previsionali sulla vita della banca.
L’agenzia, come riportato dal quotidiano La Repubblica, indica come “l’azione regolatoria nei confronti della Banca Popolare di Spoleto” suggerisce probabilmente “che il livello di capitale è significativamente più debole di quanto riportato in settembre” (vedi anche MPS contro Moody’s).
Ancora, si legge in una nota dell’agenzia, “la probabilità che la Banca Popolare di Spoleto abbia bisogno di aiuto esterno nei prossimi 12 mesi è molto alta. Il rating resta sotto osservazione con direzione incerta perché c’è incertezza sul risultato dell’amministrazione della banca. La revisione potrebbe risultare in un upgrade nel caso in cui la banca sia ricapitalizzata o acquistata da un partner più forte”.
Qualche giorno fa, i commissari straordinari indicati per la gestione della banca avevano sospeso dalle sue funzioni il direttore generale dell’istituto di credito, Francesco Tuccari, reduce da una precedente esperienza dal gruppo Ubi Banca e, due anni fa, approdato al timone operativo dell’istituto.
In un comunicato si legge altresì come i commissari straordinari “hanno immediatamente avviato tutte le iniziative idonee a consentire la normale funzionalità della banca, nonché la piena tutela dei diritti dei depositanti e dei creditori sociali (…) La clientela potrà quindi, con rinnovata fiducia, continuare a rivolgersi agli sportelli della banca, che prosegue regolarmente la propria attività”.
Vedremo, nelle prossime settimane, quale sarà l’evoluzione della gestione da parte dell’istituto di credito. Le novità sui giudizi da parte delle principali agenzie di rating non dovrebbero mancare.