Continuano a deludere i dati relativi alle immatricolazioni auto a febbraio 2013 in ambito europeo. Stando a quanto affermato dall’Acea, l’associazione europea dei costruttori, nel secondo mese dell’anno le immatricolazioni di nuove auto in contesto UE sarebbero scese del 10,5 per cento, toccando quindi il livello di 795.482 veicoli. Complessivamente, nel corso dei primi due mesi dell’anno il calo sarebbe stato pari al 9,5 per cento.
Flessione del 15,8 per cento del gruppo Fiat, giunto a 54.828 veicoli, con una quota di mercato che è calata al 6,9 per cento, contro il 7,3 per cento dello stesso periodo dello scorso anno. In maniera più specifica, affermano le rilevazioni compiute dall’Acea, le vendite del brand torinese sarebbero calate del 6,8 per cento, con una quota di mercato passata dal precedente 5,4 per cento al nuovo 5,2 per cento (vi segnaliamo, per completezza delle informazioni, anche questo nostro precedente approfondimento previsionale sull’andamento delle immatricolazioni auto del mese di febbraio in ambito italiano e internazionale).
Decisamente peggiori le prestazioni del brand Lancia/Chrysler (-38,5 per cento le vendite e quota di mercato allo 0,7 per cento), Alfa Romeo (rispettivamente -41,8 per cento le vendite e 0,6 per cento la quota di mercato) e Jeep (-15,7 per cento le vendite e quota di mercato invariata allo 0,2 per cento).
“Guardando ai principali Paesi dell’Europa” – afferma il magazine Motori 24 del quotidiano Il Sole 24 Ore – “l’unico che registra una performance positiva é il Regno Unito che segna una crescita a febbraio del 7,9 per cento. L’Italia mostra una flessione del 17,4 per cento, la Germania del 10,5 per cento, la Francia del 12,1 per cento e la Spagna del 9,8 per cento. Quanto a numero di auto vendute, il primato é sempre della Germania con poco più di 200mila vetture, seguita dalla Francia (143.255 unità), dall’Italia (108.419), dal Regno Unito (66.749) e dalla Spagna (58.373). Da segnalare, infine, il +7,6 per cento registrato dalle immatricolazioni di nuove auto in Grecia e il -45,5 per cento di Cipro”.