Il baffo della Nike è ben arricciato e svetta verso l’alto: il colosso americano dei prodotti sportivi, ha fatto registrare il suo rialzo azionario più consistente dal 2011, dopo ben venti mesi per la precisione. La compagnia di Beaverton è riuscita a tranquillizzare dunque gli investitori, preoccupati per il fatto che business e profittabilità fossero in pericoloso ribasso in territorio cinese. Nel dettaglio, le azioni della multinazionale statunitense sono aumentate di ben 9,5 punti percentuali, attestandosi a quota 58,69 dollari presso il New York Stock Exchange. Si tratta del maggior incremento in assoluto (il cosiddetto intraday per intenderci) dal 28 luglio di due anni fa.
Il 2013 si sta caratterizzando come un anno in agrodolce per Nike Incorporated, visto che quest’ultima ha già messo a segno un +3,9%, meno della metà rispetto alle performance dell’indice Standard & Poor’s 500 (+8,4% per la precisione). L’ultimo trimestre dello scorso anno si era chiuso in maniera poco incoraggiante, con il secondo declino consecutivo delle vendite e degli ordini relativi all’ex Impero Celeste. A farla da padrona, ora, sono però i margini conseguiti nel terzo trimestre fiscale, vale a dire quello che è terminato lo scorso 28 febbraio, con i profitti in aumento del 16% e un importo totale di 662 milioni di dollari.
Nike sta già guardando con attenzione al 2014. Le previsioni iniziali sono sostanzialmente in linea con quelle degli analisti finanziari. Nel dettaglio, le vendite sono destinate a crescere, così come anche i guadagni azionari. Gli stessi analisti hanno finora parlato di un rialzo medio del reddito pari a sette punti percentuali, circa la metà rispetto a quello che riguarda il titolo. L’andamento negativo cinese è stato spiegato con la lenta ripresa economica: ecco perché la società americana ha deciso di presentare anche articoli non proprio nuovissimi con sconti interessanti, progettando e realizzando merci nuove di zecca per il settore di riferimento e il mercato.