Il restyling ha subito una brusca accelerazione: è stata una vera e propria mossa a sorpresa quella del consiglio di gestione della Banca Popolare di Milano, la quale ha deciso di convocare per i prossimi 21 e 22 giugno l’assemblea straordinaria, le due convocazioni che serviranno per deliberare di fatto la trasformazione in società per azioni. Le prime intenzioni dell’istituto di credito lombardo erano quelle di concludere tutto questo iter entro la fine del mese di luglio, pertanto ci sarà un anticipo di oltre un mese. La conseguenza immediata di tale scelta è stata avvertita nettamente in Borsa, visto che a Piazza Affari il titolo Bpm ha messo a segno un rialzo superiore ai tre punti percentuali, il migliore dell’indice Ftse Mib di cui fa parte.
L’assemblea di giugno avrà anche un altro compito importante da assolvere. Nello specifico, bisognerà deliberare sull’aumento di capitale gratuito destinato ai dipendenti, per un importo massimo di poco inferiore ai 360 milioni di titoli azionari; in aggiunta, occorre prendere in considerazione l’aumento di capitale a pagamento con l’emissione di titoli azionari speciali, operazione che andrà a beneficio della Fondazione Bpm. Come se non bastasse, poi, si deciderà in merito all’aumento di capitale a pagamento per un ammontare complessivo non superiore ai cinquecento milioni di euro.
Lo stesso Consiglio di Gestione ha perfino previsto che questa deliberazione di assemblea sia subordinata al numero dei recessi, il quale non deve superare i cinquanta milioni di euro, nonostante vi sia la possibilità di una rinuncia per tale condizione, con delle modalità che non provochino degli impatti patrimoniali negativi alla Banca Popolare di Milano. Secondo quanto osservato dagli analisti finanziari di Intermonte, la trasformazione in società di capitali della banca milanese viaggia in modo sempre più rapido, una scelta che viene valutata positivamente grazie a un migliore appeal dal punto di vista speculativo per quel che riguarda il titolo.