La High Tech Computer Corporation, azienda di Taiwan celebre per i suoi smartphone e meglio nota con l’acronimo Htc, sta vivendo un momento piuttosto fiacco in questi ultimi tempi. Non bisogna farsi ingannare infatti dalla grande attesa che sta suscitando il lancio dell’ultimo prodotto tecnologico, One, visto il suo design accattivante e le caratteristiche piuttosto interessanti, vi sono diversi problemi da tenere in debita considerazione, più precisamente quelli relativi alla produzione all’ingrosso. Sono proprio questi ultimi a destare le maggiori preoccupazioni nell’azienda di Taoyuan.
Cerchiamo di approfondire meglio la situazione. Secondo quanto stimato dalla banca americana JPMorgan, la domanda di Htc doveva essere compresa tra i due e i tre milioni di unità ogni mese: in realtà, il mese di aprile che è appena cominciato dovrebbe caratterizzarsi per un numero di gran lunga inferiore, vale a dire non più di 700mila spedizioni. Se non si può proprio parlare di crisi, poco ci manca. Un ostacolo simile non ci voleva proprio, visto che la compagnia asiatica sta puntando con grande decisione al proprio terminale. Come è stato spiegato dagli stessi analisti di JPMorgan, le stime delle unità non potevano che essere ridimensionate in relazione al primo e al secondo trimestre di quest’anno, dunque almeno fino al prossimo mese di giugno.
La produzione dell’Htc One non va molto bene, inoltre è necessario fare i conti con le vendite poco incoraggianti e in fase di rallentamento della Cina. Gli utenti sono per il momento entusiasti del prodotto, anche se le spedizioni andranno tenute sotto controllo con molta attenzione. Un altro allarme va lanciato per quel che concerne l’ambito fiscale: in effetti, le aspettative fiscali dei primi tre mesi di questo 2013 sono andate al ribasso, nello specifico quarantacinque milioni di dollari di Taiwan, quando invece la stessa azienda della Repubblica di Cina aveva parlato di 50 o 60 milioni.