Dopo la giornata di ieri si sono create delle influenza nei mercati azionai mondiali. La Cina ha deluso dopo il summit del Partito Comunista, una delusione che ha chiaramente influenzato i mercati nazionali ed internazionali. E nella medesima situazione è la Federal Reserve a preoccupare.
Dopo la conclusione della giornata di ieri, giornata che ha visto la conclusione del summit del Partito Comunista cinese, partito che aveva in agenda riforme e liberalizzazioni. Riforme e liberalizzazioni in cui si sperava molto in un primo momento, un primo momento che però è stato in qualche modo sventato dal comunicato ufficiale, un comunicato ufficiale che non ha riportato indicazioni concrete. Così, le azioni della zona Asia-Pacifico si sono apprestate a finire su quelli che sono i livelli minimi dell’ultimo mese.
Non sono ovviamente mancate le influenze nei mercati nazionali e nei mercati europei. Del resto è la stessa Cina oggi ad essere una vera e proprio realtà economica a livello mondiale, una realtà alla quale si collegano quelle che sono le diverse economie mondiali e soprattutto una realtà alla quale si legano le principali economie del globo. Sono, infatti, previste delle chiare influenze nei mercati nazionali, mercati che hanno anche questioni interne con cui fare i conti, questioni interne che si portano avanti su quello che è il contesto legato alla crisi economica e quelle vicede più dettagliate come Alitalia e Air France: nuova apertura e Unicredit e il futuro tedesco, tutte situazioni che hanno attirato l’attenzione dei mercati azionari degli ultimi mesi dell’anno corrente.
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