Unipol gruppo finanziario e UnipolSai hanno confermato l’intenzione di procedere alla conversione obbligatoria in azioni ordinarie dei titoli privilegiati e dei titoli di risparmio che sono attualmente sul mercato.
L’annuncio non ha provocato particolari contraccolpi. Durante gli ultimi giorni di borsa aperta i titoli ordinari Ugf e UnipolSai non hanno fatto segnare particolari sbalzi al rialzo o al ribasso in confronto alla chiusura dello scorso mese. E’ il segnale che per questa categoria di titoli la conversione è di fatto neutrale. Più variegato è stato invece l’andamento dei titoli che saranno oggetto di conversione.
Nello specifico le azioni ordinarie di Ugf hanno chiuso la settimana a 4,17 euro con un rialzo dell’1,02%, le ordinarie UnipolSai a 2,298 euro, praticamente invariate, le UnipolSai risparmio di categoria B hanno guadagnato il 2,41% a 2,292 euro e le Ugf privilegio l’8,2% a 4,118 euro. Le vendite si sono concentrate invece sulle UnipolSai risparmio di categoria A (-16,42% a 202,1 euro), che di fatto è la categoria di titoli che uscirà maggiormente ridotta dall’operazione di riassetto condotta dal gruppo.
In cosa consiste l’operazione? Unipol spiega:
Essa contempla la conversione obbligatoria dei titoli privilegiati Ugf in titoli ordinari sulla base di un rapporto di uno a uno, senza pagamento di alcun conguaglio, mentre, per quanto riguarda, UnipolSai i rapporti di conversione sono di 100 azioni ordinarie per ciascuna azione di risparmio A e di una azione ordinaria per ciascuna risparmio B. Anche in questi due casi sempre senza conguaglio. Affinché l’operazione possa perfezionarsi sarà necessario il via libera dell’Ivass, quello delle assemblee straordinarie di Ugf e UnipolSai (pressoché scontato visto che Finsoe ha un peso determinante nell’assemblea di Ugf e quest’ultima domina quella della compagnia assicurativa) e quello delle assemblee speciali di ciascuna categoria di titoli che dovrà essere convertita.