I dati sulla produzione italiana forniti dall’Istat, sono impietosi. Mai così male da 5 anni a questa parte, mentre il sud traina le esportazioni. Sono i dati relativi a gennaio 2017, che rivelano come il sud stia trainando l’export italiano con un +8,5% nel 2016, mentre fermo al palo resta il nord, da sempre icona della produzione italiana. Un risultato che vede la Basilicata trainare il sud con un +53,5% nell’ultimo trimestre, mentre vanno male le altre regioni meridionali. La Sicilia infatti segna un -17,3% e la Sardegna un -10,9%. Nel complesso, l’Italia insulare fa registrare un -15%, in nord-est un +1,8%, il centro un +2,1%. Il nord-ovest resta stabile e nel complesso, l’export italiano cresce del 1,2%. La Basilicata insomma segna un exploit che trascina con se il resto della penisola, nel 2016, in particolare nell’ultimo trimestre. A spingere la regione verso l’alto sono le vendite di autoveicoli e mezzi di trasporto, mentre per Lazio (+3%), Friuli (+6,3%) e Liguria (+7,7%), sono i prodotti farmaceutici a tirare la filiera produttiva. Chimica e botanica spingono le Marche al 5,6% in più, mentre la Sicilia paga il calo delle raffinazioni petrolifere, e il Piemonte quello automobilistico. Le maggiori vendite per il Friuli e la Basilicata sono verso gli USA, mentre per la Toscana, verso Francia e Svizzera. Il Lazio vende maggiormente in Belgio.