L’Antitrust americana si era pronunciata in modo sfavorevole all’acquisizione di Time Warner da parte di AT & T e ora c’è l’ufficialità. L’operazione da 85,4 miliardi di dollari non si farà dopo che il Dipartimento di Giustizia si è esposto in prima persona al tribunale federale. Anche Trump era contrario alla fusione, perché: “Creerebbe molti danni per i consumatori americani. Si tradurrebbe in costi mensili più alti”. Una sorta di ricatto, secondo il New York Times, perché il Dipartimento della Giustizia è implicato nel Russiagate e la AT&T è editrice della CNN, decisamente opposta al presidente Trump. Accuse respinte naturalmente dal ministero, che precisa come possa solo verificare eventuali rischi per i consumatori. Dalla Casa Bianca nessuna interferenza, si dice, ma il Dipartimento di Giustizia si starebbe adoperando per il blocco della fusione, possibile solo in caso di vendita della CNN. L’At&t non farà comunque opposizione in caso la fusione dovesse saltare, pur criticando aspramente la decisione. Ora la parola passerà al tribunale, che dovrà decidere in base anche al parere depositato dall’antitrust. Se fusione ci sarà, il settore mediatico statunitense verrà totalmente rivisto, con molte aziende che passeranno di mano. Murdoch potrebbe vendere 21st Century Fox, in cui c’è l’asset di Fox News, concorrente di Cnn.
At&t e Time Warner sarebbe tra le più grandi aziende di telecomunicazioni del mondo, stravolgendo il mercato.