L’apposizione da parte del Governo di Donald Trump di dazi su acciaio ed alluminio non rappresentano solo un’operazione protezionistica che può nuocere sul lungo termine agli Stati Uniti stessi, ma anche qualcosa che potrebbe arrecare problemi al nostro paese sul breve periodo.
E’ infatti necessario sapere che negli ultimi nove anni l’Italia ha più che raddoppiato quelle che erano le esportazioni di alluminio e acciaio. Secondo Donald Trump i dazi del 25% e del 10% sui due metalli, serviranno a rendere più competitiva la produzione interna: dati alla mano per il momento stanno solo scatenando una forte reazione in molti degli Stati che da anni hanno rapporti commerciali con gli USA in tal senso. La stessa Unione Europea ha sottolineato che verranno prese “tutte le misure necessarie” per combattere quello che potrebbe rivelarsi un problema ed anche Mario Draghi, presidente della BCE, ha sottolineato pubblicamente come il protezionismo necessiti di essere combattuto con tutte le forze.
Potrebbero esservi boicottaggi di marche specifiche che qui in Europa ed Italia vanno forte, ma soprattutto essere prese delle precauzioni per evitare un calo eccessivo delle esportazioni italiane. Numeri alla mano, al momento, sono a rischio esportazioni per più di 650 milioni di euro, traducibili solo per ciò che riguarda gli Stati Uniti in 505 mila tonnellate di prodotti e semi prodotti siderurgici. Proprio ciò che verrà colpito dai dazi. E fuori da ogni dubbio quindi che una reazione italiana possa esserci in risposta a quella che sarà la stretta sulle esportazioni: bisogna solo vedere, con il passare dei mesi, quale sarà la strategia giusta.