Brutta caduta ieri per il titolo Facebook, che scivola del 6,8% dopo che le inchieste del New York Times e del The Guardian hanno rivelato violazioni di più di 50 milioni di profili in America, da parte della Cambridge Analytica. Il titolo era arrivato a perdere fino all’8%, per poi recuperare leggermente.
Lo scandalo coinvolgerà anche l’enturage del presidente Trump, in quanto la società Cambridge Analytica lavorava proprio per la campagna elettorale del magnate americano, quando vi fu la violazione allo scopo di indirizzare il voto seguendo le informazioni dei profili FB.
Le conseguenze
Per il momento, l’unico a pagare sarà il capo della sicurezza del famoso social network, Alex Stamos, ma si muoveranno anche i governi.
La commissaria alla Giustizia Vera Jourova della UE ha già dichiarato che, se le accuse lanciate dai due giornali troveranno risontro, l’Unione prenderà posizione. La commissaria si è subito recata negli Usa per incontrare Facebook e i segretari del governo Wilbur Ross e Jeff Sessions.
Al centro dell’incontro c’è naturalmente l’accordo Ue-Usa sulla protezione della privacy e i regolamenti Internet e cloud.
Intanto, il responsabile della violazione, Aleksandr Kogan, ha già dichiarato la sua disponibilità a chiarire la vicenda. Sua l’applicazione che ha consentito di raccogliere i dati dei profili per rivenderli alla Cambridge Analytica. Questa avrebbe usato i dati durante le elezioni, ma anche in altri grandi eventi politici, come la Brexit.