Quello che sta per arrivare è un periodo particolarmente delicato e importante per la Banca Popolare di Bari. Prima di tutto in riferimento al processo di trasformazione in Spa, dal momento che le scadenze, ormai, sono sempre più vicine. Prima fra tutte quella del 18 ottobre 2018, ovvero la data in cui finalmente il Consiglio di Stato diffonderà la sentenza di merito finale su tale operazione. Un processo di trasformazione a cui la BPB sta lavorando tantissimo da diversi mesi, soprattutto in considerazione che l’ultimo giorno per potersi adeguare alla normativa del Decreto Milleproroghe è il 31 dicembre. Sempre a tale scopo, pare proprio che verrà convocata una nuova assemblea dei soci per metà dicembre.
Altre fonti finanziarie hanno rivelato alcune indiscrezioni particolarmente interessanti su quella che potrebbe essere la strategia intrapresa dalla Banca Popolare di Bari ultimato il processo di trasformazione in società per azioni. Con il sostegno del nuovo piano industriale, infatti, la Banca Popolare di Bari potrebbe dare il via anche al processo di quotazione.
Il progetto legato al nuovo Piano Industriale dovrebbe essere terminato prima dell’inizio dell’autunno, anche grazie all’ottimo rapporto di collaborazione con Oliver & Wyman. Sempre entro l’autunno, la BPB ha altri grandi progetti da portare a termine. L’altro obiettivo, infatti, è quello di completare la prima cartolarizzazione in assoluto multigacs/multioriginator, grazie alla vendita di un portafoglio di Npl per una somma che si avvicina agli 800 milioni di euro.
Lo scopo della prima cartolarizzazione di tale genere è essenzialmente quello di fare dei notevoli passi in avanti sugli indici di qualità del portafoglio impieghi. Un processo raggiungibile anche seguendo le linee guida derivanti dalla volontà di migliorare la gestione della NPLs. Tutti questi dati facevano parte di un comunicato che è stato pubblicato da parte dello stesso gruppo pugliese in relazione ai conti semestrali.