Fitch conferma il rating dell’Italia a BBB ma esprime outlook negativo, sottolineando tra le motivazioni il fatto che non vede l’attuale Esecutivo riuscire a superare il 2019, anno del quale pensa vi saranno nuove elezioni politiche. Non buono quindi il giudizio, ma migliore di ciò che si temeva.
Il timore dell’agenzia di rating è quello che il debito pubblico rimanga alto e che non vi saranno delle azioni intraprendibili, almeno stando a quanto annunciato finora, per ovviare al problema. Non solo: flat tax, reddito di cittadinanza e pensioni rimangono ancora un’incognita per Fitch. Il ministro del Tesoro Giovanni Tria ha risposto senza colpo ferire a queste perplessità:
Credo che tra poco non ci sarà più il problema di convincere su azioni future, ma ci saranno le azioni. Io vedo in questo mantenimento del rating, come è stato per il rinvio del giudizio da parte di Moody’s, che le agenzie di rating stanno aspettando le azioni del governo. [Le agenzie hanno] correttamente sospeso il giudizio, in attesa di vedere i fatti. Adesso che le azioni nelle prossime settimane si tradurranno in documenti ufficiali del governo io penso che questi giudizi verranno corretti e verranno corretti in senso positivo, poiché di fatto sono giudizi che non si basano su situazioni di fatto, ma si basano su attribuzioni di intenzioni al governo, che evidentemente differiscono dalle intenzioni dichiarate dal governo.
E per ciò che concerne l’Europa, sottolinea ancora il responsabile del Ministero da Shangai, si provvederà a rispettare al meglio tutti gli impegni già presi in precedenza.