E’ un’ipotesi improbabile quella della recessione per l’Italia o per la Germania: nel corso della conferenza stampa tenutasi a margine dell’ultimo incontro del consiglio direttivo, Mario Draghi, presidente della BCE, ha voluto idealmente rispondere a tutti coloro che paventavano tale risultato sul breve periodo.
Buone notizie quindi per le due economie “osservate speciali”, si può dire così, anche dal Fondo Monetario Internazionale il quale, qualche giorno fa, ha mostrato timore per la revisione al ribasso delle proprie stime per i due paesi. Ha spiegato Draghi parlando con la stampa:
Al momento la Bce non ritiene una possibilità probabile la recessione in Italia e Germania. Una parte non esclude che possa esserci un miglioramento dopo gli ultimi rallentamenti, ma un’altra tende ad escluderlo : [… la minaccia del protezionismo sta pesando sulla fiducia economica.
Nel corso della riunione della banca centrale europea è stato anche deciso di non toccare al momento i tassi di interesse sul denaro.Il problema, come ha spiegato il presidente della BCE, consta nel fatto che i segnali provenienti dall’economia si presentano più deboli del previsto, portando reali rischi di ribasso per le prospettive economiche dell’europa: e si parla in questo caso di “protezionismo, scenari geopolitici, Paesi emergenti e vulnerabilità dei mercati finanziari”. Anche ciò che sta accadendo con la Brexit ha il suo peso in questo clima di incertezza che se continuerà senza dubbio porterà ulteriore debolezza per ciò che concerne il Pil europeo.
Mario Draghi ha sottolineato inoltre che sono stati notati segnali di un leggero irrigidimento delle condizioni del credito che “sono per la maggior parte concentrati in Italia” e che attualmente non presentano un problema per l’Eurozona.