Vi sono già pronti degli acquirenti per Carige? La possibilità non è da escludere, sia per ciò che è possibile comprendere dal comunicato rilasciato dai tre commissari dell’istituto, sia da ciò che si evince da molte indiscrezioni stampa in tal senso.
L’addio di BlackRock è stato repentino ed inatteso, soprattutto al punto in cui le trattative erano arrivate: da quel che si sa erano state raggiunte sia intese sui numeri da presentare alla Banca Centrale Europea, sia sui probabili esuberi da affrontare. In molti sussurrano che si sia trattato di un problema politico e di immagine relativo alla condizione italiana e si tratta di un fattore da non escludere.
Ad ogni modo, quel che la realtà offre è una Banca Carige più appetibile a possibili compratori rispetto al passato: Pietro Modiano, Fabio Innocenzi e Raffaele Lener si sono adoperati molto affinché quest’ultima migliorasse i suoi assets il più possibile. E non si può non notare che nel comunicato vi sia una frase che risulta emblematica per tutti: “Siamo al lavoro e non siamo da soli” per cercare una “soluzione privata, di mercato, all’altezza del potenziale” della banca.
Due sono le chiavi di lettura: la prima e considerabile ovvia è quella che si parli della condivisione dei piani dei commissari straordinari da pare di Fitd e BCE, ognuna dall’alto del proprio ruolo: la seconda riguarda la presenza di altri investitori interessati che sarebbero rimasti in silenzio e che sarebbero stati della partita già nel momento in cui BlackRock si era interessato. Interlocutori commerciali che potrebbero evitare quell’aumento di capitale con denaro pubblico che è stato previsto come ultima spiaggia.
Secondo alcune indiscrezioni stampa sarebbero almeno tre soggetti coinvolti (già in due diligence, N.d.R.) ed in trattativa con Carige. E attenzione: più di una volta è stata nominata Unicredit senza però specificare come.