Quando si parla di Mediaset e del suo andamento, Vivendi è il protagonista che entra automaticamente in campo, sia che si tenti di raggiungere una tregua delle lotte intestine alla società, sia che si parli di nuovi problemi. A quanto pare ora sarebbe arrivato il momento, per le due parti, di cercare una nuova tregua.
Prove di pace per Mediaset-Vivendi?
Da quel che si evince da diverse indiscrezioni, vi potrebbe essere la possibilità che l’azienda di Piersilvio Berlusconi potrebbe prendere in considerazione di ammorbidire i toni per poter trovare perlomeno una tregua con il gruppo francese: qualcosa che sembra impossibile pensando ai vecchi capitoli di questa guerra infinita che dura da anni tra le parti e la cui ultima manifestazione è avvenuta in occasione del caso MediaForEurope. In poche parole, a causa della decisione del Tribunale di Milano al quale Vivendi si è appellato dopo la conclusione dell’assemblea di inizio settembre, il progetto di fusione e di trasloco in Olanda grazie alle creazione della nuova holding è congelato perchè la delibera al momento sospesa.
Diventa in questo modo basilare per Mediaset stesso trovare una soluzione entro il 22 novembre prossimo, termine stabilito dal Tribunale, e riuscire a dar vita ad un un punto di incontro con i francesi per poter continuare con la fusione e tutto il resto senza ulteriori ritardi.
Indiscrezioni stampa su tregua Mediaset-Vivendi
Secondo quel che avrebbe ricostruito Radiocor a proposito di Mediaset e Vivendi, gli avvocati di Mediaset avrebbero proposto al giudice del Tribunale civile di Milano che si occupa delle diatribe legali delle imprese, di suggerire delle modifiche alla delibera impugnata da Vivendi ed è per questo motivo che sarebbe stato concesso dell’ulteriore tempo alle parti per trovare un punto comune di incontro. Voci di corridoio confermerebbero che negli ultimi giorni si sia lavorato per raggiungere una tregua e sia stata addirittura presa in considerazione la revisione della governance di MediaForEurope, uno dei punti cardine della protesta di Vivendi che, stando al vecchio schema di organizzazione, rischiava di non avere la minima voce in capitolo nel nuovo soggetto.
Non bisogna dimenticare che Vivendi è secondo azionista di Mediaset con una quota del 29% totale ma “divisa”: due terzi dei suo possesso è stato depositato nel trust Simon Fiduciaria per via di una delibera Agicom. Il riassetto proposto da Mediaset e votato nell’assemblea dello scorso 4 settembre ed oggetto di questo ultimo contendere tra le parti, è nato con l’obiettivo di stringere nuove alleanze in Europa per far bene in un mercato sempre più competitivo. A livello legale lo scorso 11 ottobre il Tribunale di Madrid ha accolto il ricorso di Vivendi e sospeso la delibera sulla fusione di Mediaset Espana e Mediaset propedeutica alla creazione di MediaForEurope.