Ryanair in rosso profondo: sebbene tutti i vettori siano in difficoltà a causa dell’emergenza scatenata dalla pandemia di Coronavirus la compagnia irlandese low cost è senza dubbio quella che finora ha fatto registrare le peggiori perdite all’interno del suo mercato di riferimento.
Perdite molto alte per Ryanair
Si parla di ben un miliardo e 15 milioni di euro di perdita netta per Ryanair, la più alta registrata nei suoi 35 anni di vita. I numeri presentati dal bilancio non lasciano purtroppo spazio a dubbi: le limitazioni ai viaggi internazionali hanno fatto sentire il loro peso sul mercato e il vettore irlandese che lo scorso anno aveva chiuso con un utile netto di 649 milioni quest’anno sta soffrendo la crisi. Nonostante ciò l’amministratore delegato, Michael O’Leary, sembra essere ottimista e ha spiegato che “la ripresa del traffico è già cominciata” e che proprio grazie alle campagne vaccinali in corso sarà possibile osservare la situazione cambiare in positivo già nel corso di questi prossimi mesi.
I numeri ad ogni modo parlano chiaro : i ricavi sono diminuiti dell’81%, da 8,49 a 1,64 miliardi di euro e i passeggeri trasportati si sono ridotti da 149 milioni a 27,5 milioni facendo registrare quindi un calo dell’81%. I costi operativi sono però contestualmente diminuiti del 66% a 2,48 miliardi. Commentano dalla compagnia:
Il 2020-2021 è stato il più difficile dei 35 anni di esistenza di Ryanair. Il Covid-19 ha causato un crollo del traffico, quasi da un giorno all’altro, a causa dei divieti di volo, delle restrizioni ai viaggi e dei lockdown imposti dai governi europei con scarso preavviso o coordinamento.
Ryanair pronta a riconquistare il mercato
Ryanair sottolinea senza troppi giri di parole che, se non si tiene conto delle voci straordinarie nel bilancio, la perdita è pari a 815 milioni, contro un utile di un miliardo nell’esercizio precedente. Dati che risultano essere migliori di quel che ci si poteva aspettare in un contesto come quello dettato dalla pandemia di Coronavirus che ha causato il crollo di vettori come Flybe, Norwegian, Germanwings e Level. La compagnia low cost però si lamenta degli aiuti di stato che alcune compagnie in Europa avrebbero ricevuto dai propri governi per rimanere in piedi e nello specifico nomina “Alitalia, Air France-Klm, Lot, Lufthansa, Sas, Tap e altre, che” spiega, “creeranno distorsioni della concorrenza nella Ue“.
Per il resto Ryanair sostiene che le campagne vaccinali riusciranno a favorire i viaggi e il turismo estivo e che quindi sarà possibile mettere in cantiere “a una forte ripresa dei viaggi aerei, dei posti di lavoro e del turismo nella seconda metà dell’attuale esercizio“. Sarà, ma intanto ha dovuto rinunciare al 15% del suo personale.