Il caro energia non finirà qua: sono previsti diversi rincari nei prossimi mesi e questo è dovuto principalmente ha ciò che ha annunciato Gazprom. Ovvero che i prezzi del gas potranno salire ancora di più nel corso dell’inverno.
Gazprom prevede aumento costi
Ed è inutile girarci intorno, sarà un problema per l’Italia. Quel che bisogna capire è quanto effettivamente si alzeranno i costi in bolletta e se vi sarà bisogno di razionare i consumi. In base ad alcune stime i prezzi del gas in Europa potrebbero aumentare fino al 60% e quindi arrivare a toccare un costo di 4 mila dollari per mille metri cubi. Gazprom non indora la pillola in tal senso e avverte che il prossimo inverno potrebbe rivelarsi un tantino complesso.
Già ora il prezzo del gas continua a salire e ad Amsterdam raggiunge i 246,5 euro al MWh. Il costo attuale per mille metri cubi è di circa 2.500 dollari: se la situazione non cambierà, difficilmente non avremo un caro energia con il quale combattere. Gazprom sottolinea che la produzione e l’esportazione continuano a scendere per via delle sanzioni che l’Occidente ha inflitto dopo che la Russia ha invaso l’Ucraina.
Cosa dobbiamo aspettarci quindi per questo inverno? Di certo l’azienda russa ha ridotto e non di poco i flussi che passano per Nord Stream dando la colpa a problemi con le turbine. Al momento in Europa arrivano solo 33 milioni di metri cubi al giorno, pari al 20% della capacità totale. Il decremento nei confronti del nostro continente è quantificabile in circa 78 miliardi di metri cubi di gas, pari a un -35% che si fa sentire.
Se i prezzi dovessero aumentare ancora l’Unione Europea e ovviamente anche l’Italia si troveranno costretti a dover fare qualcosa per evitare che il caro energia porti allo stremo famiglie e aziende.
Italia e caro energia, cosa può accadere
Cosa può fare l’Italia per combattere il caro energia ed evitare conseguenze importanti questo inverno? Prima di tutto comprendere se saremo capaci nei prossimi mesi a fare a meno del gas russo. Attingendo da altri fornitori o sfruttando gli stoccaggi. Va detto che l’Italia rispetto ad altri paesi da questo punto di vista è uno degli stati messi meglio: ha superato il 76% dello stoccaggio su una necessità dell’80%. E raggiungere il 90% nei magazzini per affrontare l’inverno.
Allo stesso tempo però il gas “messo da parte” potrebbe non essere sufficiente e quindi rendersi necessario un taglio dei consumi, previsto dall’Europa per il nostro paese di un 7%. Una riduzione volontaria per il momento. Nel caso vi fosse un’emergenza energetica, il razionamento potrebbe prevedere lo spegnimento di luci e monumenti la sera e anche la chiusura anticipata nei negozi. Allo stesso modo potrebbe essere fissato un limite a 19 gradi per il riscaldamento nelle abitazioni private.
Al momento si tratterebbe di una misura estrema: quel che ci si chiede è se il nuovo governo entrante sarà in grado di gestire l’aumento delle bollette.