Il social housing può essere tradotto in italiano con la definizione edilizia residenziale sociale. Si tratta di una tipologia di intervento che è allo stesso tempo immobiliare ed urbanistico e, attraverso un unico progetto, ha come obiettivo di risolvere alcune problematiche importanti. Infatti in primo luogo il social housing tiene conto di una questione fondamentale, che è rappresentata dall’emergenza abitativa. Contemporaneamente vuole porsi come supporto alla costruzione di una comunità, anche tramite la realizzazione di spazi condivisi, in modo che possa essere incoraggiata l’interazione sociale. Ma come fare ad accedere al social housing? Quali requisiti, anche dal punto di vista economico, si devono avere?
I requisiti economici per accedere al social housing
Molti sono i progetti di social housing in Italia, come per esempio l’housing sociale Milano. Ma quello del capoluogo lombardo è soltanto un esempio di edilizia sociale, visto che essa è diffusa anche in molte altre città italiane.
In tutti i progetti valgono dei requisiti importanti anche dal punto di vista economico. Infatti il social housing è rivolto, come abbiamo già specificato, a risolvere casi di emergenza abitativa, ma non soltanto per chi ha un reddito bassissimo. Per comprendere questo concetto bisogna rendersi conto della situazione economica sociale in Italia, dove ci sono famiglie che possono permettersi alcune spese, ma non riescono ad avere soldi a sufficienza per poter prendere in affitto una casa o acquistarne una.
Quindi possiamo dire che dal punto di vista economico l’edilizia residenziale sociale o, come si può chiamare anche, edilizia abitativa sociale si rivolge a coloro che hanno un reddito medio. Non si parla, però, in generale, perché ci sono alcuni parametri da rispettare in maniera essenziale. Infatti si fa riferimento più ad un ISEE uguale o superiore ai 15.000 euro all’anno.
È una fascia media, quindi, di popolazione dal punto di vista economico, che non si colloca sulla soglia di povertà, ma comunque non ha un reddito molto alto per poter trovare una soluzione abitativa secondo i consueti parametri del mercato immobiliare.
Allo stesso tempo, tuttavia, il social housing non definisce dei requisiti di reddito fissi per poter accedere alle condizioni agevolate sugli immobili, perché tiene conto della variabilità del mercato immobiliare. Ecco perché di solito la fascia di reddito, tenendo conto della varietà delle condizioni del mercato, è quella intorno ai 25.000-30.000 euro annui.
Quanto costa il social housing
Quindi con il social housing è possibile rivolgersi sia alla locazione che all’acquisto. Spesso proprio quella dell’affitto è una delle soluzioni maggiormente preferite. Ma come funziona esattamente e quali sono i costi previsti per questa soluzione?
In generale il periodo della locazione tende ad essere piuttosto lungo. Di solito, infatti, si ricorre ad un contratto di 4 anni più 4. In alcuni casi è possibile rivolgersi alla formula dell’affitto con riscatto.
Quanto costa tutto ciò? Facciamo qualche esempio per renderci conto della situazione. Per esempio per affittare un locale composto da due stanze da 70 metri quadri, nuovo e costruito secondo i criteri dell’efficienza energetica e della bioarchitettura (parametri fondamentali che il social housing tende a realizzare), il canone di locazione può variare dai 250 euro ai 500 euro al mese, a seconda del luogo in cui è situato l’immobile.
Gli affitti mensili per un appartamento in social housing vanno da 3 euro al metro quadro nei piccoli centri urbani e nel Sud Italia, passando per 4 o 5 euro al metro quadro per le periferie dei centri urbani di dimensione media, fino ad arrivare a 6 o 7 euro al metro quadro nelle grandi città oppure per abitazioni poste in zone centralissime, che mettono a disposizione tutta una serie di servizi.