Antitrust contro i fornitori di energia

L’Antitrust ha aperto un’istruttoria nei confronti dei fornitori di gas e luce che non si sarebbero comportati in maniera corretta con i consumatori per quel che concerne le modifiche unilaterali di contratto.

Molte le segnalazioni ricevute dall’Antitrust

Sono state diverse le segnalazioni dei consumatori in tal senso e l’Antitrust ha deciso di procedere. Per comprendere ciò che è successo però bisogna fare un passo indietro. Con il Decreto legge Aiuti bis il Governo ha praticamente limitato devo modifiche unilaterali ai prezzi dell’energia elettrica e del gas fino al prossimo 30 Aprile 2023.

Un mezzo questo per cercare di evitare aumenti indiscriminati a discapito dei cittadini da parte dei fornitori. L’istruttoria è stata aperta nei confronti di quattro specifiche aziende: Iren e Iberdrola per quanto concerne il gas e Dolomiti e On per quel che riguarda l’elettricità.
L’antitrust contesta alle quattro società l’aver proposto delle modifiche ai contratti in modo non conforme all’attuale legislazione vigente.

Più nello specifico si parla di aver proposto come unica alternativa all’accettazione delle nuove tariffe la risoluzione del contratto per quel che riguarda Iberdrola e On.

A Dolomiti viene contestata l’asserita efficacia delle comunicazioni di modifica unilaterale dato che il loro invio è avvenuto prima che entrasse in vigore il Decreto. Mentre la loro validità è riconosciuta solo se le tariffe contenute in quelle comunicazioni siano state applicate effettivamente prima dell’entrata in vigore della nuova legge.

Iren si trova sotto istruttoria dell’Antitrust a causa della comunicazione legata all’asserita scadenza delle offerte a prezzo fisso dove alla facoltà di recedere l’unica alternativa data sono delle condizioni economiche di offerta peggiori delle precedenti.

Richieste informazioni anche ad altre aziende

Ovviamente dovrà svolgersi in maniera corretta l’istruttoria prima di poter asserire se effettivamente le aziende abbiano commesso illecito. Va sottolineato però che l’Antitrust ha anche richiesto informazioni a venticinque fornitori di energia per verificare il loro comportamento. Ecco la lista:

  • A2A Energia
  • Acea Energia
  • AGSM ENERGIA
  • Alleanza Luce & Gas
  • Alperia
  • AMGAS
  • ARGOS
  • Audax Energia
  • Axpo Italia
  • Bluenergy Group
  • Duferco Energia
  • Edison Energia
  • Enegan
  • Enel Energia
  • Engie Italia
  • Eni Plenitude
  • Enne Energia
  • Estra Energie
  • Hera Comm
  • Illumia
  • Optima Italia
  • Repower Italia
  • Sinergas
  • Sorgenia
  • Wekiwi.

Il fatto che l’Antitrust abbia deciso di aprire delle istruttorie in tal senso deve essere preso come un ottimo segno.  E non perché esistono dei fornitori che potenzialmente possono aver commesso illeciti. Ma perché l’autorità sta controllando che i cittadini non vengano truffati. Soprattutto in un contesto come questo dove, tra l’inflazione l’aumento generalizzato dei prezzi, la capacità di spesa è crollata e con essa anche i risparmi degli italiani.

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