Il crollo di Deutsche Bank sarebbe causato da una transazione swap di 5 milioni di euro. Un’operazione che avrebbe dato il via al crollo di azioni e bond. Ma da cosa è dipeso tutto ciò?
Una perdita rilevante per il gruppo
Le authority in Germania sono ancora occupate nel tentare di capire perché Deutsche Bank sia rimasta vittima di questa criticità. Qualcosa che ha portato a bruciare ben 1,7 miliardi di capitalizzazione del gruppo. Da indiscrezioni stampa sembra che a essere la causa di tutto sia stata una piccola scommessa. Capace però di destabilizzare la banca in Borsa.
la certezza e che al momento si sta indagando sui movimenti dei credit default swap, mezzi utilizzati per trasferire il rischio di credito di un’emittente. La motivazione sta nel fatto che questo strumento sembra aver avuto un ruolo importante sia per quel che concerne il crollo di Deutsche Bank sia quello di Credit Suisse. Per quest’ultima è partito un salvataggio da tre miliardi di euro da parte di Ubs, con l’appoggio del governo elvetico.
In entrambi i casi è stato comunque possibile evidenziare un’impennata dei cds single name, quelli il cui sottostante è formato da obbligazioni di un solo emittente. Ciò si è verificato contemporaneamente al calo dei titoli e dei bond, dando forza a un movimento speculativo.
Da cosa è partito il crollo di Deutsche Bank
L’indagine in corso sembrerebbero indicare come il movimento degli swap non debba essere considerato una conseguenza di ciò successo a Deutsche Bank ma la causa. Infatti che tutto sia iniziato per via di un’operazione in cds sul debito subordinato di Deutsche Bank. Non sono stati resi noti al momento ne parti in causa o se si sia trattato di hedging o di speculazione. È al momento però sotto analisi il potenziale ruolo di una transazione del 23 marzo per quel che riguarda swap quinquennali sul debito senior.
È evidente che qualsiasi cosa sia successa è stata comunque capace di creare difficoltà a una realtà molto solida come quella di Deutsche Bank. Ciò che è possibile sostenere è che nel momento in cui sono coinvolti i cds è necessario fare molta attenzione alle operazioni e alle loro conseguenze.
Nel caso specifico non dobbiamo dimenticare di trovarci davanti a un gruppo bancario abbastanza solido e dotato di buona liquidità. E con molta probabilità la conseguenza di ciò che è avvenuto non peseranno sui cittadini come accaduto con Credit Suisse.
Contestualmente però bisogna dare ragione al governatore d’Italia Ignazio Visco che richiede ancora una volta ma qualche giorno la creazione di uno strumento capace di affrontare queste problematiche nell’immediato è comune a tutti gli Stati membri.