FCA Bank diventa Crédit Agricole Auto Bank. Dopo quasi cent’anni la Fiat, o meglio Stellantis, ha ceduto le quote della sua storica finanziaria concludendo la sua partecipazione all’interno del capitale.
Una realtà nuova e rilevante nel mondo green
La partecipazione della famiglia Elkann-Agnelli si conclude quindi con la vendita delle quote di FCA Bank a Crédit Agricole. Questo nuovo progetto si identifica come un operatore internazionale con sede a Torino. Al suo interno saranno occupati la maggior parte dei 500 dipendenti italiani. Non dobbiamo dimenticare che il gruppo, in totale, presenta circa 1900 dipendenti in Europa.
La banca si presenta come un interlocutore omnichannel e di tipo digitale. Giacomo Carelli, ceo e General manager del nuovo istituto, ha sottolineato come si voglia mantenere un certo discorso di continuità con Torino. Pur perseguendo la strada delle innovazioni finora seguita. Il manager ha anche sottolineato come Torino sia una realtà alla quale non intendono rinunciare in futuro. La banca che nasce dalla cessione di FCA Bank ai francesi ha dei traguardi molto ambiziosi da raggiungere. Intende infatti diventare la principale realtà di finanziamento nel settore auto. Rimanendo un istituto indipendente non collegato a uno specifico produttore o a una casa automobilistica.
Cambiando il marchio cambia anche la natura della tipologia di interlocutore. Stellantis da questo momento in poi quindi diventa partner dell’istituto di finanziamento come tanti altri. Giacomo Carelli ha sottolineato come l’intenzione sia quella di democratizzare l’accesso ai trasporti green. Pur rimanendo un certo focus sull’automotive ogni settore della mobilità sarà considerato di importanza strategica.
La criticità più importante è sicuramente l’alto costo delle auto elettriche. Ed è qui che entra in gioco Crédit Agricole Auto Bank con il suo scopo di favorire la transizione sia per quel che riguarda l’acquisto delle automobili elettriche sia il loro leasing.
FCA Bank si trasforma in modo corretto
FCA Bank sarà pure uscita da una partecipazione importante, ma quel che rimane è di certo una realtà che ha ben chiaro quello che vuole fare. Ovvero costruirsi un ruolo da leader per quel che concerne l’ambito della mobilità verde in Europa.
Si tratta di un’operazione che potrebbe davvero rivelarsi game changing per il settore. Soprattutto se si tiene conto dell’esperienza acquisita dei vari componenti del capitale nell’ambito di riferimento. Ovviamente Stellantis ha preso la decisione più giusta rispetto a quelle che sono le sue esigenze. I francesi hanno poi interpretato bene i segnali di un mercato che al momento, proprio per la transizione energetica, è in continuo sviluppo.
Il fatto che l’istituto abbia deciso di mantenere la sua sede a Torino assicura quella continuità che potrebbe funzionare anche come elemento di fidelizzazione per la potenziale clientela.