Brutte notizie per quel che concerne le bollette luce e gas. Sono previsti infatti ulteriori aumenti di prezzo per le forniture. Nonostante una riduzione dei prezzi registrata nel primo trimestre dell’anno pari al 55,3% rispetto a quello precedente.
In crescita bollette luce e gas
E’ stato il presidente dell’Arera Stefano Besseghini a comunicarlo nel corso di una audizione alla Commissione Finanze della Camera. Il quale ha tenuto a sottolineare che per i prossimi mesi bisognerà aspettarsi un’ulteriore crescita dei prezzi delle bollette luce e gas per via di una volatilità crescente del mercato.
In particolare, parlando delle quotazioni per il terzo e quarto trimestre, ci si aspettano aumenti pari a circa il 10% per il primo e pari al 25% per il secondo. Le bollette luce e gas peseranno di più sul portafoglio e quest’ultima nello specifico porterà a una stangata di 459 euro sulla clientela. Dettata soprattutto dalla mancata reintroduzione dello sconto sugli oneri di sistema, stando alle considerazioni dell’Unione nazionale consumatori.
L’aumento sulle bollette di luce e gas potrà essere in parte mitigata solo caso “la media dei prezzi giornalieri del gas sul mercato all’ingrosso superi la soglia di 45 euro/mwh”.
Secondo il Codacons è innegabile che su prezzi pesino ancora le speculazioni vigenti sui mercati, soprattutto quando all’aumento della domanda da parte delle famiglie, aumentano i prezzi. L’associazione ha calcolato che nel caso in cui dovessero trovare conferma gli aumenti del 25% per l’elettricità e del 15% per il gas nell’ultimo trimestre dell’anno, si arriverebbe, rispetto nelle attuali tariffe, a circa 317 euro l’anno in più da pagare.
Combattere l’instabilità del mercato
Questo al netto delle eventuali quotazioni nei prossimi mesi dei prezzi dell’energia. Non si può infatti ignorare che si parla di un mercato molto instabile e dove, sottolinea il Codacons, sono ancora troppo presenti speculazioni ai danni di imprese e famiglie impossibili da bloccare.
È necessario che l’Esecutivo non si faccia trovare impreparato studiando interventi che abbiano lo scopo di minimizzare gli effetti degli aumenti. Soprattutto tenendo conto che l’inflazione è ancora molto alta. E i consumi hanno già subito un calo evidente a causa di due anni di caro bollette.
Ovviamente non si può non tenere conto del problema rappresentato dagli oneri di sistema. Bisogna mettere a punto delle soluzioni che possono aiutare le famiglie che si trovano in maggiore difficoltà. Magari mettendo in campo garanzia per una rateizzazione più lunga o un fondo al quale i consumatori possano attingere. Per quanto una normalizzazione delle misure sia necessaria questa sarebbe dovuta avvenire con più lentezza.